Il Mitte abbandona il Work Sans
Qualche anno fa il sito Il Mitte (“Il primo quotidiano online per gli italiani all’estero”, con sede a Berlino) presentava gli articoli delle news in prima pagina coi caratteri Work Sans. I titoli principali invece dovevano essere in Roboto, a quanto si vede sfogliando alcune home page del 2017 salvate sul sito Archive.org.
Oggi invece il Work Sans è completamente sparito dalla home page: tutti i titoli sono in Roboto, mentre i menu sono in Open Sans.
Il Work Sans è uno dei font di Goolge, firmato Wei Huang. Nella didascalia, dice di essere ispirato ai primi grotteschi, come quelli di Stephenson Blake, Miller & Richard e Bauerschen Giesserei.
È disponibile in 18 pesi (thin, extra light, light, regular, medium, semi-bold, bold, extra-bold e black, più relativi italici).
Wei Huang, a dispetto del nome che fa pensare all’Asia (è di origine cinese), è basato in Australia. Crede che disegnare font sia una forma di meditazione.
Oltre al Work Sans non sembra avere disegnato nient’altro.
Il font mi ha sempre colpito perché ha molte scelte in comune col font che viene usato in Italia per indicare i nomi delle vie sui cartelli stradali metallici.
Oggi invece il Work Sans è completamente sparito dalla home page: tutti i titoli sono in Roboto, mentre i menu sono in Open Sans.
Il Work Sans è uno dei font di Goolge, firmato Wei Huang. Nella didascalia, dice di essere ispirato ai primi grotteschi, come quelli di Stephenson Blake, Miller & Richard e Bauerschen Giesserei.
È disponibile in 18 pesi (thin, extra light, light, regular, medium, semi-bold, bold, extra-bold e black, più relativi italici).
Wei Huang, a dispetto del nome che fa pensare all’Asia (è di origine cinese), è basato in Australia. Crede che disegnare font sia una forma di meditazione.
Oltre al Work Sans non sembra avere disegnato nient’altro.
Il font mi ha sempre colpito perché ha molte scelte in comune col font che viene usato in Italia per indicare i nomi delle vie sui cartelli stradali metallici.
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