Jacob Cromberger
Nell’articolo sull’Enciclopedia Britannica dedicato alla storia della tipografica il primo nome che compare dopo quelli di Sweynheim e Pannartz (che impiantarono la prima stamperia italiana a Subiaco) è quello di Jacob Cromberger, che in Spagna stampò usando lo stile romano per i testi e quello gotico per i commenti. Questo perché all’epoca lo stile gotico era quello in uso tra gli amanuensi e i primi stampatori in Germania, ma in ambito umanistico veniva considerato inadatto a impaginare i testi degli autori classici, per cui erano stati fusi dei caratteri che si ispiravano alla calligrafia dei più antichi manoscritti conosciuti. Il terzo stile in uso all’epoca era il cosiddetto italico, messo a punto a Venezia da Aldo Manuzio. In realtà a Jacob Cromberger viene dedicato poco spazio sul web. Sul sito della casa d’aste Christies si può vedere l’anteprima del primo libro stampato in spagnolo che parla dell’America, scritto da un tale Martin Fernandez Enciso, e che sarebbe stato stampato da Cromberger a Siviglia nel 1519. Nell’unica pagina che viene mostrata nell’anteprima si vede un disegno (stampato con la tecnica della xilografia) e una manciata di righe, stampate apparentemente in caratteri gotici rotondi
La Libreria del Congresso americano mostra una stampa del 1521 sempre attribuita a Cromberger. Proviene da un libro di favole di Esopo, contenente 192 illustrazioni realizzate in xilografia (come pure le lettere iniziali). Anche qui vediamo l’uso di un blackletter abbastanza leggibile. I font usati sembrano essere tre: uno per i titoli, uno per i testi e uno più piccolo per le didascalie ai lati.
Solo due edizioni di Wikipedia contengono una voce dedicata a Cromberger: quella in spagnolo e quella in tedesco.
Lo stampatore risulta essere nato a Nurembreg nel 1473, trasferitosi poi in Spagna nell’ultima decade del secolo.
Lavorò insieme a Meinardo Ungut e Lanzalao Polono. Il primo era tedesco (passato anche da Napoli) il secondo era forse polacco (ma qualcuno dice che era italiano).
Di questi tempi non è politically correct ricordarne il nome, visto che nella sua biografia si parla anche di commercio di schiavi e di schiavi che lavorarono nel suo laboratorio.
Cromberger lavorò anche in Portogallo. Suo figlio impiantò la prima tipografia americana, in Messico.
Sulla pagina spagnola di Wikipedia c’è la foto di una targa posta nella strada in cui si trovava il primo stabilimento tipografico di Cromberger. I caratteri scelti in questo caso sono gotici, più quadrati quelli si vedono nei libri dello stampatore (e dai tratti più sottili).
La Libreria del Congresso americano mostra una stampa del 1521 sempre attribuita a Cromberger. Proviene da un libro di favole di Esopo, contenente 192 illustrazioni realizzate in xilografia (come pure le lettere iniziali). Anche qui vediamo l’uso di un blackletter abbastanza leggibile. I font usati sembrano essere tre: uno per i titoli, uno per i testi e uno più piccolo per le didascalie ai lati.
Solo due edizioni di Wikipedia contengono una voce dedicata a Cromberger: quella in spagnolo e quella in tedesco.
Lo stampatore risulta essere nato a Nurembreg nel 1473, trasferitosi poi in Spagna nell’ultima decade del secolo.
Lavorò insieme a Meinardo Ungut e Lanzalao Polono. Il primo era tedesco (passato anche da Napoli) il secondo era forse polacco (ma qualcuno dice che era italiano).
Di questi tempi non è politically correct ricordarne il nome, visto che nella sua biografia si parla anche di commercio di schiavi e di schiavi che lavorarono nel suo laboratorio.
Cromberger lavorò anche in Portogallo. Suo figlio impiantò la prima tipografia americana, in Messico.
Sulla pagina spagnola di Wikipedia c’è la foto di una targa posta nella strada in cui si trovava il primo stabilimento tipografico di Cromberger. I caratteri scelti in questo caso sono gotici, più quadrati quelli si vedono nei libri dello stampatore (e dai tratti più sottili).
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