Legature con FontForge
Nel medioevo, per risparmiare spazio, molte lettere erano “legate” tra di loro. Il che non significa che erano soltanto unite una all’altra come facciamo noi nel nostro corsivo calligrafico, ma che avevano proprio dei tratti in comune. Ad esempio, quando dopo la O c’era una R, la R non aveva l’asta verticale perché la lettera si appoggiava direttamente alla O precedente (che nella grafia gotica poteva anche essere quadrata).
Quando Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili dovette incidere parecchi caratteri di legature, visto che il suo obiettivo era quello di riprodurre la stessa scrittura dei manoscritti. In seguito le legature sono sparite una dopo l’altra. Alcune sono diventate qualcosa di diverso (tipo quella tra e e t, che è diventata la e commerciale). Ma alcune sono sopravvissute fino ad oggi, soprattutto quelle che riguardano la f. fi, ff, fl, ffi sono così comuni che hanno una posizione Unicode assegnata (a partire da fb00). Anche la legatura tra la s lunga e la t, e quella tra s normale e t hanno un posto ben preciso là in fondo.
Per crearle, con FontForge, bisogna prima raggiungere le caselle desiderate: si clicca su Vista, poi su Vai A, e si digita il nome (fi, per esempio). Si selezione poi la casella o le caselle desiderate (anche tutte), poi si clicca sul menu Elemento in alto, poi su Build, infine su Costruisci Un Carattere Composto (è importante che tutte le lettere di base siano già state disegnate quando si arriva a questo punto).
Il programma già lo sa quali lettere deve andare a prendere, quindi esegue il compito in automatico. Ovviamente si limita soltanto a caricare il riferimento alle forme originarie all’interno della casella. Per esempio, costruendo la legatura fi il programma carica sia la f che la i nella casella, a una certa distanza tra di loro. Spetta poi al disegnatore spostare le lettere per avvicinarle tra di loro, e regolare lo spazio a destra e a sinistra del glifo che ne risulta.
Molto spesso questo non basta, perché le lettere devono essere modificate, per esempio rimuovendo il puntino sulla i. In questo caso nella finestra del glifo in questione si clicca su Modifica - Sostituisci Il Riferimento. Compaiono tutti i punti di controllo delle curve, sui quali si può lavorare senza intaccare le lettere di partenza (chiaramente qualsiasi modifica alle lettere di partenza non passerà in automatico alla legatura: le due cose sono scollegate, adesso).
Una volta sistemato il disegno il lavoro non è ancora finito, perché andando a scrivere le lettere f e i nella finestra delle metriche non avviene nessuna sostituzione automatica. Questo perché per abilitare le legature bisogna prima di tutto creare la lookup (una volta per tutte), e poi inserire la combinazione nella lookup.
Si clicca su Elemento, poi su Informazioni Sul Font. Nella scheda Lookups si clicca su Add Lookup. Il tipo deve essere Ligature Substitution (Sostituzione Legatura nella versione in italiano). Nel menu a tendina della colonna Feature scegliamo Liga (Ligature Standard). Nell’altra colonna compare automaticamente la scritta “latn{dflt} dflt{dflt}”, che per le nostre esigenze va più che bene (ci interessa solo l’alfabeto latino). Il nome “Liga Ligature standard in Latin lookup 1” compare in automatico, non c’è da nulla da cambiare nelle varie caselle, si può cliccare direttamente su Ok.
A quel punto le varie legature le dobbiamo inserire una a una in questa lookup: nella finestra del singolo glifo clicchiamo Gliph Info, e nella scheda Legature clicchiamo su Nuova nella colonna Subtable. Qui scegliamo la tabella Liga che abbiamo creato in precedenza, poi clicchiamo nella colonna Source e ci scriviamo i nomi delle lettere che compongono la legatura, separati da uno spazio. (per ffi scriviamo “f f i”).
A quel punto se digitiamo le lettere in questione nella finestra delle metriche queste verranno automaticamente sostituite dalla legatura che abbiamo realizzato.
In teoria si può realizzare qualsiasi legatura, e anche di un numero superiore di lettere (le più lunghe che ho trovato sono da 5, ma non so se c’è un limite massimo).
Capita di vedere nei font più originali la O che entra dentro la C che la precede, oppure la E che sale sul tratto orizzontale della L precedente. Le due lettere non si toccano, ma fanno parte dello stesso glifo, che si sostituisce alle due lettere digitate separatamente. Oppure si possono unire i tratti di lettere diverse come si faceva nel medioevo. Ad esempio si può mettere in comune una delle aste tra N e A e viceversa (inclinando la A per unirla alla lettera che segue o che precede).
Il procedimento è lo stesso, con la differenza che non ci sono spazi già assegnati per le varie combinazioni. Per non interferire con altri alfabeti si può trovare qualche casella libera (esempio cliccando su Vista - Vai A e scegliere Private Use Area nel menu a discesa). In questo caso bisogna incollare a mano i riferimenti alle lettere che vogliamo utilizzare o i contorni che ci interessano. Finito il disegno, lo andremo ad aggiungere alla lookup col sistema che abbiamo visto prima.
Di solito si cerca di tenere separate le legature standard da quelle opzionali e da quelle storiche, in maniera tale da lasciare l’utente libero di scegliere quali vuole attivare. Tutte le opzioni supportate dal browser Firefox sono raccolte in una pagina sul sito di Mozilla, che contiene sia le istruzioni Css che l’utente può dare al browser, sia i nomi delle lookup di cui il disegnatore deve tenere conto (dlig per le legature facoltatitve, hlig per quelle storiche).
Bisogna anche considerare il fatto che l’utente può decidere di usare il font senza legature, e che alcuni programmi non le supportano (ad esempio OpenOffice Writer). Quindi il disegnatore deve comunque assicurarsi che le combinazioni di lettere quando non scattano le legature siano gradevoli (aggiustando con cura le distanze e intervenendo se necessario col kerning, come fa il Garamond nella combinazione fl e il Times nella combinazione ff).
Le possibilità sono infinite: oltre a font in cui le lettere si incastrano una nell’altra nelle maniere più assurde, mi è capitato di vederne certi in cui si legano automaticamente alcune parole chiave (per esempio and) o altri in cui per gioco si sostituiscono intere parole col disegno dell’oggetto a cui si riferiscono (esempio: digitando duepunti seguiti da chiusa parentesi compare in automatico una faccina sorridente; oppure la parola “locomotiva” può essere sostituita in automatico dal disegno di una locomotiva.).
Ho provato a legare insieme venti lettere e nell’anteprima di FontForge ancora funzionava (“iiiiiiiiiiiiiiiiiiii” lo sostituiva con “ffi”. Era solo una prova).
Non solo: anche lo spazio è un carattere, e si chiama “space”. Quindi è possibile attivare la sostituzione anche per sequenze di più parole (per sostituire il disegno della torre Eiffel alle parole “Torre Eiffel” basta elencare nella colonna Source Glyph Names (nella scheda lookups del glifo da inserire) i nomi delle lettere che compongono la sequenza separati da spazi: “T o r r e space E i f f e l”.
Attenzione: le legature sono comunque case-sensitive, cioè distinguono tra lettere maiuscole e lettere minuscole. Se uno dovesse scrivere “torre Eiffel” iniziando con la lettera minuscola (oppure scrivere tutto in maiuscolo), la legatura di questo esempio non scatterebbe.
Quando Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili dovette incidere parecchi caratteri di legature, visto che il suo obiettivo era quello di riprodurre la stessa scrittura dei manoscritti. In seguito le legature sono sparite una dopo l’altra. Alcune sono diventate qualcosa di diverso (tipo quella tra e e t, che è diventata la e commerciale). Ma alcune sono sopravvissute fino ad oggi, soprattutto quelle che riguardano la f. fi, ff, fl, ffi sono così comuni che hanno una posizione Unicode assegnata (a partire da fb00). Anche la legatura tra la s lunga e la t, e quella tra s normale e t hanno un posto ben preciso là in fondo.
Per crearle, con FontForge, bisogna prima raggiungere le caselle desiderate: si clicca su Vista, poi su Vai A, e si digita il nome (fi, per esempio). Si selezione poi la casella o le caselle desiderate (anche tutte), poi si clicca sul menu Elemento in alto, poi su Build, infine su Costruisci Un Carattere Composto (è importante che tutte le lettere di base siano già state disegnate quando si arriva a questo punto).
Il programma già lo sa quali lettere deve andare a prendere, quindi esegue il compito in automatico. Ovviamente si limita soltanto a caricare il riferimento alle forme originarie all’interno della casella. Per esempio, costruendo la legatura fi il programma carica sia la f che la i nella casella, a una certa distanza tra di loro. Spetta poi al disegnatore spostare le lettere per avvicinarle tra di loro, e regolare lo spazio a destra e a sinistra del glifo che ne risulta.
Molto spesso questo non basta, perché le lettere devono essere modificate, per esempio rimuovendo il puntino sulla i. In questo caso nella finestra del glifo in questione si clicca su Modifica - Sostituisci Il Riferimento. Compaiono tutti i punti di controllo delle curve, sui quali si può lavorare senza intaccare le lettere di partenza (chiaramente qualsiasi modifica alle lettere di partenza non passerà in automatico alla legatura: le due cose sono scollegate, adesso).
Una volta sistemato il disegno il lavoro non è ancora finito, perché andando a scrivere le lettere f e i nella finestra delle metriche non avviene nessuna sostituzione automatica. Questo perché per abilitare le legature bisogna prima di tutto creare la lookup (una volta per tutte), e poi inserire la combinazione nella lookup.
Si clicca su Elemento, poi su Informazioni Sul Font. Nella scheda Lookups si clicca su Add Lookup. Il tipo deve essere Ligature Substitution (Sostituzione Legatura nella versione in italiano). Nel menu a tendina della colonna Feature scegliamo Liga (Ligature Standard). Nell’altra colonna compare automaticamente la scritta “latn{dflt} dflt{dflt}”, che per le nostre esigenze va più che bene (ci interessa solo l’alfabeto latino). Il nome “Liga Ligature standard in Latin lookup 1” compare in automatico, non c’è da nulla da cambiare nelle varie caselle, si può cliccare direttamente su Ok.
A quel punto le varie legature le dobbiamo inserire una a una in questa lookup: nella finestra del singolo glifo clicchiamo Gliph Info, e nella scheda Legature clicchiamo su Nuova nella colonna Subtable. Qui scegliamo la tabella Liga che abbiamo creato in precedenza, poi clicchiamo nella colonna Source e ci scriviamo i nomi delle lettere che compongono la legatura, separati da uno spazio. (per ffi scriviamo “f f i”).
A quel punto se digitiamo le lettere in questione nella finestra delle metriche queste verranno automaticamente sostituite dalla legatura che abbiamo realizzato.
In teoria si può realizzare qualsiasi legatura, e anche di un numero superiore di lettere (le più lunghe che ho trovato sono da 5, ma non so se c’è un limite massimo).
Capita di vedere nei font più originali la O che entra dentro la C che la precede, oppure la E che sale sul tratto orizzontale della L precedente. Le due lettere non si toccano, ma fanno parte dello stesso glifo, che si sostituisce alle due lettere digitate separatamente. Oppure si possono unire i tratti di lettere diverse come si faceva nel medioevo. Ad esempio si può mettere in comune una delle aste tra N e A e viceversa (inclinando la A per unirla alla lettera che segue o che precede).
Il procedimento è lo stesso, con la differenza che non ci sono spazi già assegnati per le varie combinazioni. Per non interferire con altri alfabeti si può trovare qualche casella libera (esempio cliccando su Vista - Vai A e scegliere Private Use Area nel menu a discesa). In questo caso bisogna incollare a mano i riferimenti alle lettere che vogliamo utilizzare o i contorni che ci interessano. Finito il disegno, lo andremo ad aggiungere alla lookup col sistema che abbiamo visto prima.
Di solito si cerca di tenere separate le legature standard da quelle opzionali e da quelle storiche, in maniera tale da lasciare l’utente libero di scegliere quali vuole attivare. Tutte le opzioni supportate dal browser Firefox sono raccolte in una pagina sul sito di Mozilla, che contiene sia le istruzioni Css che l’utente può dare al browser, sia i nomi delle lookup di cui il disegnatore deve tenere conto (dlig per le legature facoltatitve, hlig per quelle storiche).
Bisogna anche considerare il fatto che l’utente può decidere di usare il font senza legature, e che alcuni programmi non le supportano (ad esempio OpenOffice Writer). Quindi il disegnatore deve comunque assicurarsi che le combinazioni di lettere quando non scattano le legature siano gradevoli (aggiustando con cura le distanze e intervenendo se necessario col kerning, come fa il Garamond nella combinazione fl e il Times nella combinazione ff).
Le possibilità sono infinite: oltre a font in cui le lettere si incastrano una nell’altra nelle maniere più assurde, mi è capitato di vederne certi in cui si legano automaticamente alcune parole chiave (per esempio and) o altri in cui per gioco si sostituiscono intere parole col disegno dell’oggetto a cui si riferiscono (esempio: digitando duepunti seguiti da chiusa parentesi compare in automatico una faccina sorridente; oppure la parola “locomotiva” può essere sostituita in automatico dal disegno di una locomotiva.).
Ho provato a legare insieme venti lettere e nell’anteprima di FontForge ancora funzionava (“iiiiiiiiiiiiiiiiiiii” lo sostituiva con “ffi”. Era solo una prova).
Non solo: anche lo spazio è un carattere, e si chiama “space”. Quindi è possibile attivare la sostituzione anche per sequenze di più parole (per sostituire il disegno della torre Eiffel alle parole “Torre Eiffel” basta elencare nella colonna Source Glyph Names (nella scheda lookups del glifo da inserire) i nomi delle lettere che compongono la sequenza separati da spazi: “T o r r e space E i f f e l”.
Attenzione: le legature sono comunque case-sensitive, cioè distinguono tra lettere maiuscole e lettere minuscole. Se uno dovesse scrivere “torre Eiffel” iniziando con la lettera minuscola (oppure scrivere tutto in maiuscolo), la legatura di questo esempio non scatterebbe.
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