Paralucent
I titoli sul sito Autoweek.com sono Paralucent W05 Bold, caricati dall’indirizzo assets.hearstapps.com. È un senza grazie, con il puntino sulla i tondo, le estremità in basso a destra in u e d e in alto a sinistra su n e m che si assottigliano. La C ha le due estremità che si fronteggiano, tagliate in orizzontale.
Scrive Identifont che il Paralucent è disegnato da Rian Huges nel 2006 per Devices Fonts, ed è in vendita sui principali cataloghi (Myfonts, Fonts.com, Linotype e Fontshop).
Ha una lettera Q con coda orizzontale, una g a doppio livello con occhiello inferiore aperto.
È disponibile in varie versioni tra cui quella stencil.
A Rian Huges il sito dedica ben sei pagine dedicate ai suoi fonts. Il disegnatore ha studiato a Londra, e si è occupato di pubblicità e fumetti.
Per tornare ad Autoweek, nelle pagine compare anche lo Zilla Slab (per la riga sotto il titolo di ogni articolo), mentre il testo degli articoli sul mio computer appare scritto in Georgia. Il font però è solo la seconda scelta, prima del Times e del serif di default. La prima è il Charter, serif del 2004 di Matthew Carter rilasciato nel 2004 da Bitstream.
Scrive Identifont che il Paralucent è disegnato da Rian Huges nel 2006 per Devices Fonts, ed è in vendita sui principali cataloghi (Myfonts, Fonts.com, Linotype e Fontshop).
Ha una lettera Q con coda orizzontale, una g a doppio livello con occhiello inferiore aperto.
È disponibile in varie versioni tra cui quella stencil.
A Rian Huges il sito dedica ben sei pagine dedicate ai suoi fonts. Il disegnatore ha studiato a Londra, e si è occupato di pubblicità e fumetti.
Per tornare ad Autoweek, nelle pagine compare anche lo Zilla Slab (per la riga sotto il titolo di ogni articolo), mentre il testo degli articoli sul mio computer appare scritto in Georgia. Il font però è solo la seconda scelta, prima del Times e del serif di default. La prima è il Charter, serif del 2004 di Matthew Carter rilasciato nel 2004 da Bitstream.
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