Razed
Tra i più scaricati della categoria Basic/Various su Dafont c’è il Razed, un senza grazie composto solo di lettere maiuscole e caratterizzato dal fatto che alcuni tratti fondamentali risultano cancellati: manca il tratto orizzontale della A, quello verticale della B uno dei due obliqui della Y e così via. Talvolta la stessa forma si ripete sia nella posizione della maiuscola che in quella della minuscola, ma spesso vengono fornite delle varianti, ossia la lettera rispecchiata lungo l’asse verticale.
Il font fornisce anche i numeri, la punteggiatura, le lettere accentate, i simboli di valuta e tutto il resto.
È disponibile in quattro stili: oltre ai normali Light e Bold ci sono il Trend, dove c’è un’ombreggiatura fatta di trattini obliqui, e il Galerie, dove invece ci sono varie linee parallele orizzontali o verticali, a seconda delle lettere, che riempiono i vuoti con una sfumatura intermedia tra il bianco e il nero.
L’autore è Here Be Monsters. Questo è il suo font più scaricato del momento. Segue il Serenity, un monoline all-caps stretto con tanto di dingbat chiamato Symbolism (and, of, cuoricini, diamanti, stelle, baffi...) e dal Mixit, gotico moderno suddiviso in tre fasce di spessore diverso non allineate tra loro.
All’ultimo posto per numero di downloads oggi nella pagina di questo autore troviamo il Penultimate, che in realtà è un progetto originale: ogni lettera è piana di tratti superflui, sdoppiamenti di aste, tratti obliqui o tratti mancanti. Insomma le lettere dell’alfabeto tradizionale sono solo una traccia. Il risultato è in gran parte riconoscibile, ma molto molto inusuale. Forse il suo scarso successo deriva dal fatto che non evoca nessun immaginario ben preciso. È stato inserito in categoria Fantasia/Decorativi.
Per quanto riguarda la categoria Basic/Varied, oggi troviamo al primo posto New Innespeacker di Peterdraw (all-caps con aste scampanate), Price Down di Typodermic (solo minuscole molto nere, O a quattro lati con raccordi curvi e controforma come rettangolo verticale) e Buon Umore (dai ratti sottili e rudimentali, un progetto che sembra provenire da una fonderia con poca esperienza, invece arriva da FontKong, che ha ben quattro pagine di font sul sito, dove al top troviamo l’England Signature (corsivo manoscritto) e tanti altri script display abbastanza armoniosi (più sotto troviamo vari sans, serif caricati da questo studio, e persino caratteri in stile giapponese).
Il font fornisce anche i numeri, la punteggiatura, le lettere accentate, i simboli di valuta e tutto il resto.
È disponibile in quattro stili: oltre ai normali Light e Bold ci sono il Trend, dove c’è un’ombreggiatura fatta di trattini obliqui, e il Galerie, dove invece ci sono varie linee parallele orizzontali o verticali, a seconda delle lettere, che riempiono i vuoti con una sfumatura intermedia tra il bianco e il nero.
L’autore è Here Be Monsters. Questo è il suo font più scaricato del momento. Segue il Serenity, un monoline all-caps stretto con tanto di dingbat chiamato Symbolism (and, of, cuoricini, diamanti, stelle, baffi...) e dal Mixit, gotico moderno suddiviso in tre fasce di spessore diverso non allineate tra loro.
All’ultimo posto per numero di downloads oggi nella pagina di questo autore troviamo il Penultimate, che in realtà è un progetto originale: ogni lettera è piana di tratti superflui, sdoppiamenti di aste, tratti obliqui o tratti mancanti. Insomma le lettere dell’alfabeto tradizionale sono solo una traccia. Il risultato è in gran parte riconoscibile, ma molto molto inusuale. Forse il suo scarso successo deriva dal fatto che non evoca nessun immaginario ben preciso. È stato inserito in categoria Fantasia/Decorativi.
Per quanto riguarda la categoria Basic/Varied, oggi troviamo al primo posto New Innespeacker di Peterdraw (all-caps con aste scampanate), Price Down di Typodermic (solo minuscole molto nere, O a quattro lati con raccordi curvi e controforma come rettangolo verticale) e Buon Umore (dai ratti sottili e rudimentali, un progetto che sembra provenire da una fonderia con poca esperienza, invece arriva da FontKong, che ha ben quattro pagine di font sul sito, dove al top troviamo l’England Signature (corsivo manoscritto) e tanti altri script display abbastanza armoniosi (più sotto troviamo vari sans, serif caricati da questo studio, e persino caratteri in stile giapponese).
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