Urw
La Urw è basata ad Amburgo, in Germania.
È stata fondata nel 1995 da Svend Bang, Peter Rosenfeld e Jurgen Willrodt.
Quando è nata si chiamava Urw++, perché derivava dalla Unternehmensberatung Rubow Weber, fusione di tre fonderie precedentemente esistenti, che aveva sviluppato un sistema professionale per la digitalizzazione dei font chiamato Ikarus. (In informatica aggiungere due volte il segno + al termine del nome di una variabile vuol dire aumentarla di 1).
Secondo Identifont i più popolari font della Urw sarebbero (in ordine sparso) il Microgramma Extended (derivato dal font disegnato in Italia), il Broadway (conosciutissimo perché diffuso coi software da ufficio), l’Englishe Schreibschrift (elegante corsiva inglese), l’Erbar (sans serif degli anni Venti). E poi ci sono il Lucida Big Casual (italico abbastanza spesso), il Frigidaire (come le scritte sui frigoriferi degli anni Cinquanta), l’Huxley Vertical e il Bee Two (strettissimi, il primo maiuscoletto), Urw Pandora Black (impact) e il Neuzeit Grotesk (un altro sans).
Attualmente il sito ufficiale della fonderia dà il benvenuto ai visitatori presentando il Nimbus Sans. 12 scripts, 193 linguaggi, 65.000 glifi in ogni stile. Include cinese, giapponese e coreano. Nuovo peso: Black.
Che vuol dire “12 scripts”? Forse ci si riferisce al numero di file: il sito elenca 6 pesi (thin, light, regular, medium bold e black). Aggiungendoci gli italici si arriverebbe a 12.
Il Nimbus non rientra nella scuderia di Google, ma copie gratuite possono essere trovate su Font Squirrel. Le versioni sono 3: Roman (alternativa al Times) Sans (alternativa all’Helvetica) e Mono (alternativa al Courier).
È stata fondata nel 1995 da Svend Bang, Peter Rosenfeld e Jurgen Willrodt.
Quando è nata si chiamava Urw++, perché derivava dalla Unternehmensberatung Rubow Weber, fusione di tre fonderie precedentemente esistenti, che aveva sviluppato un sistema professionale per la digitalizzazione dei font chiamato Ikarus. (In informatica aggiungere due volte il segno + al termine del nome di una variabile vuol dire aumentarla di 1).
Secondo Identifont i più popolari font della Urw sarebbero (in ordine sparso) il Microgramma Extended (derivato dal font disegnato in Italia), il Broadway (conosciutissimo perché diffuso coi software da ufficio), l’Englishe Schreibschrift (elegante corsiva inglese), l’Erbar (sans serif degli anni Venti). E poi ci sono il Lucida Big Casual (italico abbastanza spesso), il Frigidaire (come le scritte sui frigoriferi degli anni Cinquanta), l’Huxley Vertical e il Bee Two (strettissimi, il primo maiuscoletto), Urw Pandora Black (impact) e il Neuzeit Grotesk (un altro sans).
Attualmente il sito ufficiale della fonderia dà il benvenuto ai visitatori presentando il Nimbus Sans. 12 scripts, 193 linguaggi, 65.000 glifi in ogni stile. Include cinese, giapponese e coreano. Nuovo peso: Black.
Che vuol dire “12 scripts”? Forse ci si riferisce al numero di file: il sito elenca 6 pesi (thin, light, regular, medium bold e black). Aggiungendoci gli italici si arriverebbe a 12.
Il Nimbus non rientra nella scuderia di Google, ma copie gratuite possono essere trovate su Font Squirrel. Le versioni sono 3: Roman (alternativa al Times) Sans (alternativa all’Helvetica) e Mono (alternativa al Courier).
Commenti
Posta un commento