Roma Capitale

Qualcuno cinque anni fa ha chiesto sul forum di Dafont qual’è il carattere usato per il logo di Roma Capitale. Ha avuto solo una risposta, da parte di qualcuno che di primo acchitto aveva pensato al Felix Titling, un font molto diffuso perché installato con i software da ufficio, mi sembra. Però è lo stesso utente a dire che il font non è quello: la C in particolare toglie ogni dubbio: quella del Felix ha due becchi che tendono in avanti, con quello in basso molto più avanzato rispetto a quello in alto. Nel logo di Roma Capitale invece l’estremità inferiore è senza grazie mentre in quella superiore il becco piega a gomito verso il basso.
Ciò che ha fatto pensare al Felix semmai è la gamba della R molto allungata in avanti e serpeggiante, come pure la O che ha l’asse molto inclinato a sinistra, come si usava nel rinascimento.
L’ispirazione antico-romana è da escludere: a differenza del Trajan, la M ha delle grazie anche sulle punte superiori, mentre la P è chiusa quando gli antichi romani la tracciavano aperta.
Il fatto che l’estremità inferiore della C non abbia grazie ci allontana anche dal Bembo, che pure ha una P chiusa (come pure Cardo e Hoefler Text). La forma della C fa pensare a qualcosa di abbastanza moderno, come pure le grazie della T: nel rinascimento spesso erano asimmetriche, e comunque tendevano a spuntare verso l’alto.
Al forum di What The Font nessuno ancora ha chiesto niente. Passando l’immagine al software il risultato più vicino è il Felix Titling, seguito dal Cresci di LetterPerfect. Ma questi, come molti degli altri risultati successivi, hanno una C a doppio becco. Il Kurosawa Serif ScNormal di T-26 ha una grazia superiore che piega a gomito, ma a rientrare, non a uscire come nel logo di Roma Capitale. E ha un becco anche all’estremità inferiore. Ha pure una grazia in cima alla A, anche se per quanto riguarda la T rinuncia alle grazie che spuntano sopra come i primi due e chiude la P.
Provo a passare solo la C al sito, ma quella grazia che punta in avanti proprio non la riesce ad individuare.
E lo stesso discorso vale per il Font Moose di Devroye.
Sul resto del web non si trova nient’altro. Neanche informazioni accessibili su chi ha disegnato il logo.
Sfoglio un po’ Google News per cercare ad occhio qualcosa di simile. La C dell’Adamina di Cyreal mi ricorda qualcosa, ma tutte le altre lettere hanno ben poco di rinascimentale (M quadrata, R con piede).
Sono costretto a concludere con un nulla di fatto.

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