Centennial. Alessio Leonardi
Il Centennial è un serif disegnato da Adrian Frutiger nel 1986 per la Linotype. Non ricordo dove l’ho visto o dove ne ho sentito parlare.
Fonts In Use ne ha raccolto una sola segnalazione, in una pubblicità della Linotype datata 1992, nella quale compare anche l’italiano Stop, oltre al Neue Helvetica e al Fairfield.
Tra i commenti si parla anche del logo della Linotype, e viene fuori un nome italiano: quello di Alessio Leonardi.
Fiorentino, classe 1965, è anche lui un disegnatore di font. Dal 1990 si è spostato a Berlino dove ha lavorato per un paio d’anni con Erik Spiekermann prima di fondare un suo studio.
My Fonts raccoglie trenta famiglie di font disegnate da lui. Le prime della lista sono l’Ff Handwriter (caratteri da macchina da scrivere disegnati a mano), l’F2f Tagliatelle Sugo (sans display ballonzolante molto nero che non è stato taggato in nessun modo) e l’Ff Letterine (progetto incoerente di lettere disegnate a mano, con aste talvolta riempite di nero, talvolta lasciate vuote, talvolta tracciate hairline).
Molti dei suoi progetti sono curiosi o bislacchi. Ci sono vari dingbat di oggetti vari, oppure di stelle-pianeti-alieni-razzi e disegnetti vari, c’è il Bfm Zodiac che raccoglie i tradizionali simboli dei segni zodiacali e dei pianeti insieme a qualche disegnetto originale.
L’F2f Metamorfosi è un progetto molto interessante: le lettere tradizionali sono messe nella posizione e nell’orientamento sbagliato, in maniera tale da rappresentare altre lettere e ottenere una frase bene o male leggibile. Una a capovolta rappresenta una e, una c girata da un lato diventa una u; il simbolo del paragrafo è sistemato in maniera da ottenere una P. La e rovesciata è una a, l’esclamativo rovesciato è una i; un 2 ribaltato e girato in avanti di 90 gradi si trasforma in una n, mentre il 3 sistemato nella maniera opportuna diventa una m; il 6 viene usato come se fosse una b, il 9 come se fosse una q; il simbolo dei gradi diventa una o, il marchio registrato è una r; sempre il 6, ma ribaltato in un altro modo diventa una d; il simbolo della diversità (un uguale barrato) si trasforma in una z, mentre i numero 8, ribaltato e abbassato si trasforma in una g; la E ruotata di 90 gradi diventa una w; e così via.
Molti nomi sono in italiano (Graffio, Cavolfiore, Forchetta...). All’ultimo posto il sito ci colloca il CoolWool, taggato Computer e Bitmap, che in realtà è un font display che se collocato nel contesto giusto (col giusto colore e col giusto sfondo) può evocare lo sfarfallio di un vecchio monitor a tubo catodico dei primi computer.
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