Corbel

Il Corbel è stato disegnato da Jeremy Tankard nel 2007, e distribuito con il software Microsoft.

Si tratta di un senza grazie simile al Tahoma, secondo la catalogazione del sito Identifont

Il 4 è aperto, la K ha i tratti che si uniscono in corrispondenza dell’asta verticale, la g è a un solo livello, la G è senza sperone. Il tratto discendente della y non curva, la coda della Q è orizzontale.

La u è disegnata con un solo tratto (l’asta di destra non spunta in basso). I numeri di default sono quelli minuscoli, ma anche i maiuscoli sono disponibili.

La forma della C non rientra nel sistema di catalogazione di Identifont, ma è qualcosa che si nota ad occhio. Mentre nell’Helvetica le due punte si fronteggiano, qui restano molto aperte, puntando in avanti. Il taglio è verticale come nel Tahoma, ma mentre in quest’ultimo i due tratti accennano ad avvicinarsi, nel Corbel l’accenno è molto minore.

Elementi che lo distinguono dal Tahoma sono la M, che ha la punta che scende fino alla base della lettera, e il fatto che la I e la J non hanno grazie.

La biografia di Tankard sul sito accenna ad un Royal College of Art nel quale il disegnatore si sarebbe preparato, ma non fa nessun riferimento alla nazione di appartenenza. Essendoci l’aggettivo “reale” viene spontaneo pensare alla Gran Bretagna. Più completa la biografia che si trova su MyFonts, dove la nazionalità è la prima informazione che viene riportate.

Il sito vende solo tre famiglie di font disegnate da Tankard: oltre al Corbel ci sono l’FF Disturbance, un serif originale che ha le caratteristiche del minuscolo ma talvolta le forme del maiuscolo, e il Blue Island, nel catalogo di Adobe, che è indescrivibile: alcune lettere sono composte da tratti che arrivano sottili da destra o da sinistra e curvano aumentando di spessore: vedere le lettere ego, ma anche la a, in cui il tratto che arriva da sinistra ha un improvviso cambio di direzione. Sicuramente un font che si fa notare.

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