Il font degli oculisti

Un paio di anni fa è uscito un font che si chiama Optician Sans, è gratuito e si ispira alle tabelle utilizzate dagli ottici per misurare la vista alle persone. Sul sito Frizzi Frizzi è uscito un articolo in proposito, incentrato soprattutto sui ricordi dell’autore, che contiene delle informazioni interessanti, attinte ad un articolo pubblicato su I Love Typography. A metà Ottocento la tabella era formata da lettere gotiche ritagliate da libri, riviste e calendari. Le tabelle usate oggi vengono chiamate Snellen o Sloan, a seconda del medico che l’ha messa a punto. La prima è caratterizzata da lettere con grazie, la seconda da lettere senza grazie. Le lettere del font in questione si ispirano alla Sloan. Non tutte le lettere dell’alfabeto sono comparse nelle tabelle degli ottici, quindi chi ha disegnato il font ha dovuto crearle da zero, nello stesso stile delle altre.

Sul web si trovano vari esempi di tabelle di entrambi i tipi. La Snellen contiene caratteri con grazie slab, il cui spessore è pressoché pari a quello dell’asta. Le lettere seguono uno schema preciso, essendo inserite in una griglia quadrata di 5x5, nella quale ogni asta o grazia ha la larghezza di un quadrato.

Wikipedia in italiano entra nel dettaglio dello schema di Snellen, ma non in quello di Sloan e negli altri che vengono elencati. La tabella di Snellen ha ricevuto varie critiche: una di queste riguarda il rapporto tra le grandezze delle lettere nelle varie righe. La dimensione è infatti ottenuta dividendo quella iniziale per il numero della riga. Le lettere della seconda riga sono la metà di quelle della prima. Nella terza la dimensione è un terzo di quella della prima e così via. Questo “penalizza le acutezze visive basse”, perché non c’è un rapporto costante tra decimi misurati nel corso del test e acutezza visiva in termini di minuti di grado, spiega l’enciclopedia.

L’Optician Sans è pure basato su una griglia di 5x5. Dice il filmato di presentazione che in origine le lettere previste per le tabelle degli ottici erano solo 10: CDHKNORSVZ. Tutte le altre hanno dovuto inventarle nello stesso stile.

Pochi mesi fa un tipografo/disegnatore di font ha provato a rispondere su Quora alla domanda su quale era il font più vicino a quello delle tabelle usate dagli ottici. Ovviamente nomina l’Optician Sans, precisando che mentre nella presentazione viene presentato come una continuazione delle lettere di Snellen e Sloan, è piuttosto un’evoluzione dello Sloan. Per quanto riguarda le lettere di Snellen, il designer nomina l’Eyechart, che si trova in download gratuito su Dafont ma che non è una implementazione di qualità. Dovendo realizzare una grafica in quello stile, l’autore consiglia il Rockwell Bold, “moderatamente simile”.

Simile nel senso che si tratta di uno slab. In realtà il Rockwell non rispetta la griglia 5x5 (vedere ad esempio la grazia della L in basso a destra). Comunque si tratta di un font molto diffuso, essendo distribuito insieme al software Microsoft.

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