Linofilm

 La Linofilm era una macchina per la fotocomposizione appartenente alla seconda generazione. La matrice conteneva 88 caratteri ed era di vetro. La selezione del carattere scelto veniva ottenuta spostando una lente, anziché l’intera matrice. La velocità era 12 esposizioni al secondo, ossia 43 mila simboli all’ora. Era possibile variare la dimensione del corpo nel risultato finale a partire da una matrice unica: si andava dai 6 ai 36 punti.

L’Enciclopedia Britannica fornisce varie date: un primo macchinario chiamato Linofilm risale al 1950 e fa ancora parte della prima generazione di fotocompositrici, quelle che si limitavano ad adattare i meccanismi delle macchine per la composizione a caldo sostituendo solo la sezione in cui veniva colato il metallo fuso con una unità fotografica. Di questa generazione fanno parte dalla Fotosetter del 1947 alla Fotomatic del 1963. La seconda generazione è quella in cui le parti in movimento vengono ridotte al minimo. La nuova Linofilm che si basa su questo sistema è datata 1954. Nello stesso paragrafo di parla della Photon-Lumitype del 1957 e della Lumizip del 1959. La generazione successiva è quella delle fotocompositrici elettroniche che facevano uso del tubo catodico.

Una foto di una delle matrici della Linofilm è stata pubblicata sul sito Circuitous Root: qui si può vedere per quale motivo i caratteri possibili non potevano essere più di 88. La matrice aveva forma quadrata, ogni lettera era inserita in una finestra circolare, ma agli angoli la cornice occupava un certo spazio, occupando l’equivalente di 3 caselle per ogni angolo. Quindi alla griglia di 10 per 10 (100 caselle) andavano sottratte tre caselle per ogni angolo (3 per 4 = 12).

Il sito mostra anche il nastro di carta perforata che si usava per caricare le informazioni nella macchina. Si trattava di un insolito e largo nastro a 15 livelli, anziché a 6. Che tipo di informazioni venivano codificate in un numero così grande di livelli il sito non lo spiega (il numero 88 è contenuto in soli 7 bit).

Sul sito ci sono anche foto d’epoca che mostrano le varie apparecchiature presenti nella redazione di un giornale forse all’inizio degli anni 70. Ciò che si vede è solo la parte che serviva per battere il testo e passarlo su nastro perforato, mentre l’impressione della carta fotografica avveniva in una macchina separata, non inquadtrata.

Il sistema Linofilm era stato sviluppato dalla Mergenthaler Linotype Company. Un elenco delle caratteristiche della macchina è pubblicato sul sito inglese MetalType, tratto da una brochure pubblicata forse nel 1960.

Inutile cercare su Youtube materiale sulla Linofilm: il sito risponde con un elenco dei film di Lino Banfi. 

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