Table Text Service

Ho trovato dentro Windows un file .txt chiamato Table Text Service Amharic. All’interno c’è una tabella di corrispondenze tra combinazioni di lettere dell’alfabeto latino e i corrispondenti simboli in alfabeto amarico. La combinazione “ae” corrisponde ad un solo simbolo nell’alfabeto amarico, come pure “ie”, “he” “hu” e così via, con combinazioni anche di cinque lettere (“hhuie”, “khuie”...). Anche ai numeri corrispondono dei simboli strani. Non so quale programma può far uso di questa tabella, né il motivo per cui è installata di default. In teoria, se volessi utilizzare il computer per scrivere in amarico, la procedura è semplice: si va tra le impostazioni, si clicca su “Area geografica e lingua”, poi nella finestra che si apre si clicca su “Aggiungi una lingua” e si sceglie tra quelle disponibili, tra cui l’amarico. Il sistema operativo provvede a scaricarla in automatico dal web e installarla. A quel punto compare in basso a destra, vicino all’orologio, un selettore che permette di scegliere al volo. Inizialmente c’è scritto “Ita” (italiano). In quel caso la digitazione avviene normalmente. Quando si sposta sul simbolo della lingua amharica, allora le cose funzionano diversamente. Mentre si scrive compaiono le lettere latine, ma si apre in automatico un’anteprima dei vari simboli amarici in cui è presente quel suono. Basta continuare a scrivere o selezionare il risultato finale per ottenere il simbolo desiderato. Nel momento in cui questa funzione non serve più, può essere rimossa in un attimo sempre da Impostazioni/Area Geografica E Lingua, cliccando sul nome della lingua e poi su “Elimina”. Ma questo non ha nulla a che vedere con i file che si trovano nella cartella Table Text Service (che a sua volta sta nella cartella Programmi/Windows Nt). Nella stessa cartella, oltre all’Amharic c’è anche l’Array, il DaYi, il Tigrinya e lo Yi.

L’amarico è la lingua ufficiale dell’Etiopia. L’alfabeto si chiama ge’ez ed è composto di circa 260 segni sillabici. In realtà era nato come abjad, ossia conteneva solo le consonanti, ma poi è diventato alfasillabario, ossia ogni segno raffigura una sillaba (combinazione vocale-consonante). I segni non sono interamente diversi quando contengono la stessa consonante: diciamo che il simbolo della consonante viene modificato in qualche dettaglio a seconda della vocale con cui si deve combinare. Solo che mentre il segno della consonante rimane quasi invariato a seconda delle vocali con cui si combina, il segno della vocale potrebbe risultare diverso di volta in volta. Se la e è sempre un cerchietto che viene aggiunto in basso a destra, la i è sempre un braccetto che viene aggiunto in basso a destra, la u un braccetto che viene aggiunto a mezza altezza, non sempre la o viene rappresentata come un pallino in alto a destra, e non sempre la a viene ottenuta allungando una delle gambe della consonante con cui si combina.

L’amarico è di origine semitica (come arabo ed ebraico), ma si scrive da sinistra a destra.

Il file che si chiama Array contiene il cinese tradizionale (c’è scritto in una delle prime righe).

Anche il linguaggio del popolo Yi ha a che vedere con la Cina. Il popolo Yi viveva dalle parti di Vietnam e Tailandia.

Il Tigrinya è invece un altro linguaggio etiopico.

Forse la cartella è un residuo dei vecchi sistemi operativi, non più usata nelle nuove versioni ma non ancora rimossa.

Su Youtube ci sono vari tutorial che spiegano come impostare vari sistemi operativi per la scrittura in lingua amarica.

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