Verona

Verona è un font che si può scaricare gratuitamente su Dafont. Si trova sul sito da prima del 2005. Non viene precisata la licenza. L’utente che l’ha caricato si firma Richard William Mueller. A suo nome ci sono altri 34 font. I più scaricati nell’ultimo giorno sono Black Castle (blackletter), Carnival (tuscan) e Rope. In quest’ultimo ogni lettera è formata da una corda ripiegata su sé stessa.

È dello stesso autore anche il Pinewood, in cui le lettere sono formate di tronchi di pino, che ricalca uno stile fantasia già ideato nell’Ottocento, e conosciuto qua e là con il nome di Rustic.

Interessante anche il Primitive, che evidentemente si ispira alla tipografia dei secoli passati.

Della lista fanno parte font che attingono agli immaginari più diversi: il Bodie Flag si ispira alla bandiera a stelle e strisce, il Sixties all’immaginario psichedelico, il Knockout a forme geometriche in 3d.

Particolarmente curioso è il Tarantella, dove ogni lettera è composta utilizzando delle specie di bruchi in livrea, o roba del genere (mancano sempre le informazioni sulla possibile ispirazione. Questo è stato caricato nel 2009).

All’ultimo posto il sito elenca lo Stowaway, che ha una strana W con la grazia centrale staccata dal resto della lettera. Ha delle grazie tuscan fuori posto, nella metà superiore invece che a mezza altezza, e delle A che ricordano più un immaginario dei primi del Novecento.

Zero download ieri, ma anche il Verona sta allo stesso livello.

Il Verona Script è uno script a lettere separate e asse verticale. Lo spessore delle lettere varia rendendo l’idea della fluidità dell’inchiostro. È inserito dal sito nella categoria Script/Various, oggi dominata da ben altri font. Blue Eyes, Feathery e Ambrelle. Tutti e tre a lettere unite, il primo con dei riflessi bianchi all’interno delle aste, il secondo particolarmente calligrafico e svolazzante, il terzo a contrasto e con estremità tagliate di netto, adatto a usi display. 17, 12 e 4 mila download al giorno, rispettivamente.

Tra i font commerciali ne esistono due che si chiamano Verona. Uno è il Verona Sb, disegnato da Robert Wiebking nel 1924, pubblicato da Scangraphic. L’altro è il Verona Ts, pubblicato da Typeshop collection, di cui Identifont non conosce né la data né l’autore, e non fornisce l’anteprima (il font si può scaricare solo da My Fonts). In entrambi i casi si tratta di serif romani, ma mentre quello di Scangraphic ha forme più moderne l’altro ha una bella M dai fianchi molto obliqui. È obliqua anche l’asta a destra della a, e il trattino centrale della e. È disponibile in vari pesi, di cui secondo me i più suggestivi sono quelli maggiori (bold, extrabold).

Commenti

Post più popolari