Arapey
L’Arapey è un interessante serif disegnato dall’argentino Eduardo Tunni. Prende il nome dal fatto che i primi schizzi del progetto vennero buttati giù durante una vacanza ad Arapey, una piccola città nel nord dell’Uruguay. È definito “un carattere moderno contemporaneo con alcune caratteristiche di un Bodoni”. In effetti le grazie a prima vista sembrano bodoniane, anche se ingrandite mostrano raccordi curvi molto stretti e talvolta un andamento non perfettamente orizzontale. Rispetto al Bodoni il contrasto tra tratti spessi e tratti sottili è minore. Una lettera che mi colpisce è la a, che ha la grazia in basso a destra curva che non solo sale in verticale, ma supera la verticale per arricciarsi all’indietro. È disponibile in due stili: regolare e italico.
Di Tunni su Google ci sono ben 35 famiglie di font. Le più trendy del momento secondo il sito sono tre sans serif: il Pathway Gothic One (stretto), il Changa (con controforme rettangolari) e l’Unica One (un unicase). L’Arapey si trova al quarto posto, primo dei serif. Più sotto ce ne sono altri due: Glegoo (slab) e Average, e c’è un Merienda che invece è tracciato a mano, con lettere separate. I meno trendy invece sono il Diplomata Sc (serif display largo con un riflesso bianco all’interno delle aste), il Combo (quasi tracciato a mano) e il Warnes, che è uno di quei corsivi ad asse verticali caratterizzati da linee orizzontali alla base che collegano una lettera all’altra, tipo Magneto (che però è obliquo, molto nero e con contrasto maggiore).
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