FE-Schrift

Il FE-Schrift è un font messo a punto negli anni ottanta in Germania per essere usato sulle targhe delle auto. Il problema da risolvere era che i terroristi negli anni di piombo avevano scoperto che bastava aggiungere dei tratti con nastro adesivo nero o toglierne con nastro adesivo o vernice bianca per alterare in maniera consistente la targa di un’auto. Bastava un attimo per trasformare una P in una R, o una F in una E. Quindi venne commissionato un alfabeto che fosse difficile da falsificare in questo modo. Il risultato è appunto il FE-Schrift. Quando fu pronto gli anni di piombo erano finiti, quindi le procedure di adozione andarono un po’ per le lunghe visto che non c’era più l’urgenza. Comunque ora l’alfabeto è in uso sulle targhe tedesche e su quelle di altri paesi in tutto il mondo, magari in versione modificata o derivata. Wikipedia mostra vari esempi di targhe africane, sudamericane o asiatiche che fanno uso di questo tipo di caratteri. In Germania il font è in uso dal 1994 insieme ad altri, e poi dal 2000 come font obbligatorio.

Wikipedia mostra un’immagine in cui appare evidente che la scritta PBF non può essere trasformata nella scritta R3E aggiungendo o sottraendo dei tratti: la P ha una grazia slab a sinistra mentre la R no, e non è neanche una lettera chiusa; il 3 ha la parte superiore spigolosa, mentre quella inferiore non segue affatto la stessa curvatura della B. La F ha l’angolo superiore sinistro arrotondato, mentre nella E c’è un vertice. Inoltre l’altezza a cui è collocato il trattino orizzontale è diversa. La scritta contraffatta, evidenziata in rosso, è palesemente sproporzionata.

Nella versione inglese dell’enciclopedia si può vedere l’intero set dei caratteri. Si nota per esempio lo 0 che ha quattro lati rettilinei e uno spacchetto in alto a destra; la O è a forma di uovo; la C ha il lato superiore piatto e l’estremità inferiore molto spessa per non essere trasformata in G; la U ha l’asta di destra che spunta in basso. La I ha una grazia sproporzionata alla base, mentre quella superiore è molto stretta, in maniera tale da non essere trasformata in T (che non ha la grazia alla base).

Una versione gratuita del FE-Schrift, che si chiama FE-Font può essere scaricata gratuitamente su Dafont. Non si sa chi è l’autore, e non ne viene precisata la licenza. Contiene solo le maiuscole e i numeri. Manca la punteggiatura, visto che nelle targhe non si usa, e mancano anche le lettere con l’umlaut (i due puntini sovrastanti che rappresentano la dieresi). Nell’uso comune sono necessari visto che sono presenti in alcune delle sigle provinciali tedesche e quindi compaiono sulle targhe. Anche in questo caso la falsificazione è impossibile: visto che tutti i simboli hanno la stessa altezza, oltre che la stessa larghezza, le lettere con dieresi sono più basse di quelle senza dieresi, per poter essere sovrastate dai punti senza occupare spazio aggiuntivo. Non si possono cancellare i punti sulla vocale per farla passare per una senza vocale (sempre che l’operazione abbia senso nei casi reali) perché comunque la lettera avrebbe un’altezza ridotta rispetto al normale.

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