Seshat

Seshat era la dea della scrittura dell’antico Egitto. Protettrice degli scribi, viene spesso raffigurata con uno stilo in mano mentre prende nota degli anni di regno del re, o mentre ne trascrive il nome su un albero sacro. Oggi Seshat è il nome di un font gratuito diffuso dalla fonderia giapponese Dot Colon, scaricabile anche da Font Squirrel (licenza Sil).

Si tratta di un serif pensato per il corpo del testo, con proporzioni classiche ma tratti innovativi (manca qualche grazia).

Su Font Squirrel ci sono sei font in tutto di questa fonderia tra cui il Medio (un didone senza troppo contrasto), il Tenderness (elegante serif per usi display) e tre sans.

Sul sito ce ne sono anche altri, sempre gratuiti: l’F 5.6, composto di tratti dritti e ortogonali e raccordi tondi, che suscita atmosfere tecniche o tecnologiche; l’Eunomia che ha lettere alte dai tratti sinuosi e sottili, con qualche dettaglio mancante (la R è senz’asta); il Penna che è un sans sottile geometrico con i tratti ascendenti e le maiuscole molto più alte della x; e il Ferrum che è un maiuscoletto serif nero.




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