Come stampare un quotidiano

Di solito la gente comune non ha la più pallida idea di come si stampa un quotidiano. Al massimo ha visto in qualche film delle immagini in cui si vedono le pagine scorrere a velocità pazzesca davanti all’obiettivo, in un grosso capannone in cui tutto quanto è automatizzato. I fogli arrivano da chissà dove, vanno chissà dove, e lo spettatore senza fare mente locale dà per scontato che sia tutto a posto.

In realtà tutte quelle macchine non si mettono certo in funzione da sole: del personale umano deve farle funzionare, controllare le regolazioni sui monitor, ma anche smontare dei pezzi, sapere quale è il percorso della carta all’interno del capannone, oltre che scaricare a mano gli enormi e pesanti rotoli, di cui va aperto l’imballaggio e da cui vanno tolti dei pezzi che non servono.

Tutto ciò, grazie a Youtube, non è solo un insieme vago di nozioni generiche, ma un’insieme di direttive ben precise. Infatti l’utente Distractor Beam ha pubblicato tre video, per un totale di circa due ore e mezza di filmati, nei quali lo spettatore può mettersi nei panni di un apprendista, e imparare punto per punto quale pulsante deve premere sulla macchina, dove deve allargare una fessura con un taglierino, quali parti della macchina bisogna tenere d’occhio, su quale bacheca informarsi su turni, come si legge lo schema di funzionamento della macchina.

“Tutto questo è per esigenze storiche”, dice la didascalia. “La pressa da stampa non ci sarà sempre, e il mio obiettivo è quello di preservare la professione”.

Il primo filmato è dedicato al ReelRoom Operator (che scarica inchiostro e rulli di carta), il secondo all’Unit Operator (che si occupa della macchina da stampa vera e propria), il terzo al Folder Operator (che si occupa del quotidiano tagliato, impaginato e piegato).

L’impianto si trova in Nevada: vediamo sia il Las Vegas Review-Journal che il Las Vegas Sun.

Le dimensioni dei giornali americani mi sembrano molto strane: le pagine sono molto strette e alte, ma non riesco a trovare al volo informazioni sulle dimensioni più diffuse, o sulle dimensioni dei giornali in questione.

È un vero peccato che i video siano tutti in inglese. Comunque si sente lo spirito pratico degli americani: qua e là spunta un po’ di ironia, ad esempio sul fatto se le dita ricrescono o no dopo che le hai perse dentro una pressa.

Ciascuno dei tre video ha totalizzato più di 25 mila visualizzazioni: il primo sta per arrivare a 40 mila.

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