Padre Dowling e Happy Days

A distanza di qualche anno dalla prima volta, ho riprovato a cercare sul web se risulta qualche font corrispondente a quello usato per la sigla delle Inchieste di Padre Dowling (telefilm americano con Tom Bosley), ma anche stavolta non ho trovato niente.

Ho provato sia a passare l’immagine della scritta a FontMoose che a What The Font, senza successo.

Mi sono rivolto poi a Identifont, sia descrivendo le lettere al questionario sia rivolgendomi alla pagina dedicata alle caratteristiche insolite. Stavolta gli ho chiesto della M, che ha grazie solo sul lato destro di entrambe le gambe, e solo in alto a sinistra. Con queste caratteristiche il sito conosce solo 9 font, ma nessuno di questi è quello che mi interessa.

Ne deduco che i caratteri non sono stati digitalizzati, o non sono ancora stati categorizzati dal sito.

La forma della e mi ricorda il Poor Richard, che però ha maiuscole stampatelle, mentre qui sono calligrafiche, una g a doppio livello mentre qui la g sembra una q, M con doppie grazie alla base, e la stessa e ha un tratto inferiore che chiude prima di quello usato nel telefilm, mentre la parte superiore, che resta aperta, è molto spaziosa rispetto a quella del telefilm che è strettissima. Tra le altre numerosissime differenze ci aggiungerei anche la lunghezza dei tratti ascendenti, che nel Poor Richard è molto marcata, mentre nella sigla di Padre Dowling non lo è.

Nel telefilm Bosley interpretava la parte di un sacerdote cattolico che con l’aiuto di una intraprendente e giovane suora scopriva gli autori di alcuni delitti. La sigla si ricorda per il fatto che era intercalata da alcuni fermo-immagine che si trasformavano gradualmente nelle vetrate di una chiesa. Il font scelto doveva evocare questa atmosfera ecclesiastica.

La prima serie del telefilm riscosse un certo successo. Quando però vennero inseriti nelle puntate anche elementi soprannaturali (angeli) e insegnamenti morali (invece di scoprire delitti bisognava salvare l’anima a qualcuno) il pubblico si disaffezionò e il progetto venne interrotto.

Bosley resta famoso per avere interpretato lo sceriffo della Signora in Giallo, e soprattutto il padre di Richie nel telefilm Happy Days.

In quest’ultimo caso qualcuno ha posto la domanda al forum di What The Font, e in più di un’occasione: quale font è stato utilizzato per la sigla di Happy Days?

Sono passati anni, e ancora il quesito risulta “unsolved”.

A occhio e croce si tratta di una specie di Arial Rounded, ma non è quello di sicuro: basta guardare la gamba della R, o la parte superiore della M, o il suo vertice centrale. Anche il tratto centrale della E è più corto rispetto a quello dell’Arial. Comunque, volendo fare un video nello stesso stile, l’Arial andrebbe bene con un’accortezza: bisogna ridurre di molto la distanza tra le lettere, che nel filmato appaiono pressoché attaccate tra di loro (non si nota perché le lettere, colorate di giallo, hanno un contorno nero che le mantiene comunque visivamente separate). 

Volendo ottenere un effetto simile in OpenOffice Writer il trucco c’è: bisogna inserire il testo in una cornice, e copiare la cornice. Poi si seleziona il testo e tra le Proprietà del carattere si mette la spunta nella casella Contorno della scheda Effetto Carattere. A questo punto si incolla la cornice che abbiamo copiato prima, sovrapponendola esattamente alla precedente e cambiando il colore del testo (nel nostro caso, in giallo). Di default lo sfondo della casella è opaco: bisogna cliccare col pulsante destro, scegliere Cornice, e nella scheda dello Sfondo scegliere un colore qualsiasi e aumentare la trasparenza fino al 100%. A questo punto dovremmo vedere una scritta fatta di lettere gialle col bordino nero. Il problema è che è impossibile aumentare lo spessore del bordino, in OpenOffice. Mettere le lettere contornate al disopra di quelle a colore pieno non funziona, perché la trasparenza vale soltanto all’esterno delle lettere, mentre le aste vengono colorate di bianco, anche quando lo sfondo della pagina è di un altro colore. OpenOffice non permette di scegliere separatamente il colore del bordo e quello dell’interno. Però permette di scegliere separatamente il colore delle lettere e quello della sottolineatura (cosa che non tutti sanno. Sempre nella finestra Carattere/Effetto Carattere).

Tentativo di realizzare una scritta simile a quella della sigla di Happy Days utilizzando un font diverso, l'Arial Rounded, usando OpenOffice Writer e il metodo delle due cornici sovrapposte. Le lettere sono state ristrette al 75% per renderle più simili a quelle del telefilm (ma le proporzioni sono comunque diverse) e lo spazio tra una lettera e l'altra è stato ridotto (in misura diversa nella scritta grande e in quelle piccole, visto che il software chiede un valore assoluto e non percentuale). Lo spazio tra una riga e l'altra non è bilanciato, come succede sempre quando si usano dimensioni diverse: in questo caso bisognerebbe intervenire manualmente fissando il valore dell'interlinea ad un numero ben preciso.

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