L’almanacco del Povero Richard
Franklin è uno dei padri fondatori degli Stati Uniti. Oltre che uomo politico, è stato anche giornalista, diplomatico, tipografo e scienziato. Il suo volto è facilmente riconoscibile perché si trova impresso sulle banconote da 100 dollari. Non è mai stato Presidente degli Usa.
Oltre al calendario e a informazioni astronomiche e astrologiche, l’almanacco conteneva anche previsioni del tempo, poesie e motti. Gli aforismi e i proverbi di Franklin vengono ricordati ancora oggi.
Anche su Wikipedia in italiano c’è una pagina dedicata all’almanacco, con tanto di foto del frontespizio dell’edizione del 1739. Il nome di Franklin compare in basso in qualità di stampatore.
L’impaginazione era costante anno dopo anno: il tutto era inserito all’interno di una cornice a linea singola. In alto compariva la scritta Poor Richard seguita dall’anno, separata dal resto della pagina da una linea orizzontale. Poi c’era scritto An (tutto maiuscolo) Almanack (a tutta larghezza) e di nuovo l’anno, molto in grande, in numeri minuscoli molto spaziati tra di loro.
Nella parte centrale della pagina c’era una tabella di corrispondenza che indicava gli anni trascorsi dalla creazione del mondo secondo varie tradizioni.
In basso, altre linee orizzontali creavano due riquadri, uno per indicare il presunto autore Richard Saunders (in realtà uno pseudonimo di Franklin), l’altro per indicare lo stampatore (lo stesso Franklin, tre righe includenti anche la città, Philadelphia e le indicazioni per arrivare alla tipografia).
All’epoca venivano usati soltanto caratteri con grazie. La pagina veniva movimentata non soltanto utilizzando grandezze diverse, ma facendo uso di all-caps (scritte tutte in maiuscolo, per esempio i nomi di persona), e di un elegante italico (notare la forma della J, con grazia arricciata in alto e tacca orizzontale). I numeri erano sempre minuscoli.
Si nota che era ancora in uso la s lunga, in combinazione con la s normale che invece si usava solo in finale di parola. Erano in uso anche legature oggi desuete, come quella tra c e t.
Compaiono anche i simboli di pianeti o segni zodiacali.
Esiste un font che si chiama Poor Richard e che viene distribuito insieme al software Microsoft, ma è qualcosa di completamente diverso, in stile tipicamente novecentesco, col trattino centrale della E rialzato (Keystone Type Foundry, 1919).
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