Salute di Repubblica

Ieri è uscito con Repubblica il supplemento Salute. Il formato della pagina è lo stesso di quello del giornale, ma l’impaginazione è totalmente diversa, molto più spaziosa.

La cosa che per prima colpisce l’attenzione è l’editoriale, stampato ad una dimensione molto più grande di qualsiasi articolo si trovi di solito sui quotidiani. L’interlinea è addirittura di 18,7 punti (41 righe in circa 271 mm), mentre il corpo, che avevo stimato inizialmente sulla base della larghezza di una parola corrispondente a un 15, 5 di Times New Roman, si è rivelato empiricamente corrispondente a un 14,5 circa (l’interlinea sarebbe sul 30% invece del più consueto 20).

Gli articoli interni sono molto più ragionevoli: siamo su un interlinea di 10,7, non molto distante dalla 10,3 del quotidiano. Lo stratagemma per far apparire le pagine completamente diverse è allargare le colonne: mentre in un articolo di cronaca la colonna è larga poco più di 5 centimetri, nel supplemento le colonne sono da anche da 8 centimetri.

Quindi, mentre nel quotidiano in ogni pagina entrano cinque colonne, nel supplemento ce ne entrano due larghe e due strette (o una stretta e due strettissime), esterne all’articolo e contenenti articoli scritti in sans e colorati in rosso, oppure dati o infografiche sempre in rosso.

Ovviamente lo schema cambia da pagina a pagina, ed è imprevedibile. L’inchiostro rosso se ne va a fiumi: non solo per gli articoletti secondari e per le infografiche, ma anche per i titoli delle schede, per l’intestazione della sezione accanto al numero della pagina, e per alcuni dei capolettera.

Esistono infatti due tipi di capolettera: alcuni sono quadrati rossi con la lettera in bianco, in un sans sottile. Arrivano ad essere alti sette righe, e in più lasciano uno spazio vuoto al disotto per un’altra riga (il lato è circa 26 mm). In altri casi invece il capolettera è in nero, sempre in sans sottile, all’interno di un quadrato bianco (bianco nel senso che del quadrato si vede soltanto la linea esterna tracciata in nero).

Mi pare che la parola vaccini sul giornale sia lunga sui 10,5 mm, mentre sul supplemento sia 11,5. Che, in base ai miei calcoli teorici, darebbe rispettivamente corpo 10,3 e 11,3 usando il Times New Roman.

Ovviamente Repubblica non usa il Times New Roman, ma l’Eugenio Text (sia nel quotidiano che nel supplemento). È un font che ha proporzioni diverse, essendo più largo.

Empiricamente, su una riga di testo presa a caso in un articolo, viene fuori che al Times New Roman 11,3 corrisponde l’Eugenio Text Regular 9,6, in uso nel supplemento, a fronte dell’8,8 che sarebbe in uso per gran parte degli articoli del quotidiano (e che corrisponde circa a un Times New Roman 10,3, per quanto riguarda la larghezza; il rapporto numerico Times-Eugenio può essere circa 1,17 a 1).

 

A sinistra una pagina del quotidiano Repubblica, con le sue tradizionali 5 colonne in nero. A destra, una pagina del supplemento Salute. Il testo è circa un punto più grande, ma ogni colonna è più larga di tre centimetri. Si fa inoltre molto uso del colore rosso, per tabelle, grafiche, intestazioni e alcuni dei capolettera. C'è anche parecchio spazio bianco. In obliquo, la pagina dell'editoriale, impaginata forse in un Eugenio 12,6, che corrisponde circa a un Times New Roman 14,5. Comunque, si tratta di lettere molto più grandi del normale (circa 4 punti in più rispetto a quelle degli articoli di cronaca).

 


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