Società Augusta
La Società Augusta Unione Nazionale Fonderia Caratteri e Fabbrica Macchine è nata le 1908 su iniziativa delle due società concorrenti Nebiolo e Urania, e si è sciolta dieci anni dopo, alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando le due società si sono fuse tra di loro.
Queste informazioni di base si trovano nella scheda dedicata dal Museo Torino alla Nebiolo. Mentre il nome di quest’ultima azienda è fondamentale per la storia dell’industria italiana, il nome Urania è caduto un po’ nel dimenticatoio.
Luc Devroye elenca altre 12 fonderie che entrarono a far parte di Augusta poco dopo la sua fondazione. Si tratta di nomi sconosciuti.
Sul sito ci sono le foto di un paio di copertine dei cataloghi della fonderia, e di due pagine di caratteri ebraici (serie III – Meruba).
Qualche pagina in più di un campionario del 1914 si può vedere sul sito UsoLibri, che l’ha venduto qualche tempo fa.
Una pagina con l’intestazione “Società Augusta – Torino (Italia)” è pubblicata sul sito Archivio Tipografico, come specimen del carattere Inkunabula. Disegnato da Raffaello Bertieri nel 1911, era ispirato ai caratteri di Erardo Ratdolt, del Quindicesimo secolo.
Per evocare l’idea di una stampa d’epoca veniva inserito il simbolo del paragrafo, quello a forma di C, o meglio di D invertita, dopo il punto, senza andare a capo, come si faceva anticamente.
La pagina è interessante perché
contiene anche alcune note che venivano fornite ai potenziali
acquirenti sul catalogo: “Minimo d’ordinazione: Kg. 6,50”, che
per noi non significa assolutamente niente, visto che non sappiamo
quanto potevano pesare i caratteri in metallo, e “In 20 righe Didot
entrano 32 lettere”, che pure è un’informazione di cui è
difficile immaginare l’uso. A sinistra c’è scritto che il corpo
era 18, immagino in punti Didot.
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