Rilegatura a macchina e altre meraviglie d'epoca

Varie volte mi sono imbattuto su Youtube in video che mostrano la rilegatura a mano dei libri, come veniva fatta tradizionalmente, con un operatore (o operatrice) che doveva cucire con ago e filo la costa di un libro fissata ad una specie di telaio. Oggi però mi è capitato un altro filmato in cui la rilegatura viene fatta a macchina. Ma non con una macchina moderna, bensì con un apparecchio dell’età industriale. Qualcosa di molto ingombrante composto di parti metalliche in funzione, che quando viene acceso comincia a sferragliare a più non posso.

Il video è amatoriale, e documenta l’attività di un anziano che ancora rilega i libri con questa tecnica. Il procedimento è molto rapido rispetto a quello manuale: in due o tre minuti riesce a rilegare un volume alto almeno cinque centimetri. Ovviamente il lavoro non finisce lì: bisogna poi rifinire i bordi, aggiungere copertina e dettagli. 

Il filmato è in inglese, purtroppo. I macchinari erano della Washington State University, quindi stiamo parlando degli Stati Uniti.

Mentre le macchine che rilegano automaticamente al giorno d’oggi si limitano a tenere insieme i fogli e basta, il protagonista del video ama aggiungerci anche dettagli decorativi: una headband, strisciolina decorativa che si attacca sul bordo superiore e inferiore della costa; e l’arrotondamento della costa, per cui il libro non è un parallelepipedo ma assume quella caratteristica forma che ancora esiste nell’immaginario collettivo.

Il video dura oltre mezz’ora, e prosegue con una dimostrazione di come funzione una macchina per la composizione a caldo Intertype.

Il bello dei filmati non professionali è che l’autore non si sente obbligato a dare ritmo alla presentazione. Quando un videomaker deve realizzare un omaggio ad un’apparecchiatura di questo tipo il più delle volte effettua varie inquadrature fisse dei singoli dettagli (rotelle, leve, pistoni...), montandole poi senza parole, col solo rumore dello sferragliare degli ingranaggi (quando non ci mette una musicaccia sopra). Del resto i filmati realizzati nei musei, al volo, si limitano ad inquadrare la macchina ferma al massimo con qualche parola di presentazione in audio pessimo. Qui invece si segue con naturalezza quello che l’operatore fa e dice, per cui si possono osservare con calma anche tutte le procedure preparatorie da compiere prima di mettere in funzione il tutto, e capire a cosa servono le varie parti.

Peccato che il filmato sia in inglese: non ho mai visto niente del genere realizzato intervistando un linotipista italiano.

La visita prosegue ancora a lungo, tra cassettiere piene di caratteri, apparecchi per la stampa dorata sulle copertine, album di foto d’epoca e una dimostrazione del funzionamento di una macchina Ludlow, che veniva utilizzata solo per fondere le righe in grandi dimensioni (i titoli), essendo un procedimento troppo lento.

Bel filmato davvero.

Commenti

Post più popolari