Stampa a scintilla?
Serviva per fabbricare stampanti economiche per computer, negli anni Ottanta, ma venne sviluppata quarant’anni prima.
Faceva uso di una carta speciale ricoperta da uno strato conduttore: carbone su carta bianca inizialmente, ma in seguito alluminio su carta nera.
Impulsi di corrente elettrica bruciavano il livello conduttore, lasciando scoperto lo sfondo.
L’articolo di Wikipedia nomina la Sinclair Zx Printer, che funzionava con il noto home computer inglese Spectrum, e di cui sono disponibili vari filmati su Youtube. Era un dispositivo minuscolo, stava nel palmo di una mano. Sembra potesse stampare 50 caratteri al secondo, con 32 caratteri per riga e 9 righe per pollice.
Carina da vedersi, ma il Deskfax della Western Union lascia veramente a bocca aperta: dovrebbe risalire al lontano 1948, quando gli home computer erano ancora fantascienza.
La compagnia lo usava per l’invio di telegrammi tra i suoi uffici.
Doveva essere collegato ad una linea dedicata, visto che non c’era nessun dispositivo per scegliere il destinatario (non si poteva “fare il numero” di un qualsiasi utente connesso alla rete, come con telefoni, telex e fax).
Apparentemente il case è in metallo, le etichette col marchio e le indicazioni dei pulsanti sono fissate con dei chiodini. Sopra i tre pulsanti c’era scritto: “Incoming, stop, outgoing”. A destra un pulsantino, una lampadina (non un led) e un’etichetta: “Push this button only to acknowledge receipt of a message”.
A quanto pare la macchina funzionava come fax, nel senso che poteva scannerizzare e inviare un documento, mi pare a partire dall’unico rullo (tamburo) che quindi valeva per input e per output.
Su Tildebang ci sono le foto della circuiteria interna e del meccanismo con la fotocellula.
Una targhetta fissata con quattro viti forniva le istruzioni per inviare e ricevere: “Per ricevere. Quando suona il buzzer: 1) mettere il foglio sul tamburo; 2) premere il pulsante verde”.
In un filmato d’epoca disponibile su Youtube si può vedere con quanta naturalezza la macchina veniva usata da una impiegata negli anni Quaranta. Sul tamburo non veniva montato un rotolo con la carta, ma soltanto un biglietto con un unico telegramma.
La macchina veniva utilizzata nei piccoli uffici della Western Union. La voce fuori campo è fiera di presentare un apparecchio così sorprendente da trasformare la scrivania di una segretaria in una succursale della compagnia. Il telegramma arrivato all’ufficio centrale doveva poi essere trasferito su nastro perforato per essere inserito in apparecchi di trasmissione ad alta velocità. Il filmato si conclude mostrando altri sistemi tecnologicamente all’avanguardia in uso all’epoca, come quello che serviva per spedire le fotografie a distanza. Il documentario ci teneva a precisare che la Western Union era una compagnia privata, mentre ovunque nel mondo il sistema telegrafico era in mani pubbliche. Eppure “l’efficienza, la velocità e varietà del servizio della Western Union sono molto superiori rispetto ai sistemi forniti da qualunque governo del mondo”.
Commenti
Posta un commento