Counterpunch

Il sito di sinistra americano Counterpunch usa vari font di Google nelle sue pagine. Gli articoli sono scritti in Source Serif Pro, i menu sono in Source Sans Pro, mentre in uno dei box si usa addirittura l’insolito Khand, della Indian Type Foundry, un senza grazie stretto che ha una g aperta a sinistra come il Trebuchet (ma coi tratti che tendono ad essere rettilinei in orizzontale, anziché curvi).

Per i titoli degli articoli però il sito attinge a Typekit, scegliendo il Minion Pro Condensed.

Non c’era un’alternativa disponibile su Google? Vado a chiedere a Identifont l’elenco dei font simili al Minion, e ai primi posti esce il Crimson Text, che Google fornisce in tre pesi più i relativi italici.

Effettivamente il Crimson occupa un po’ di spazio in più in larghezza, ma non troppo. Il problema non è quello. Semmai il Crimson è un po’ fastidioso al confronto per via del troppo spazio tra le lettere. Per giunta mentre Minion ha una legatura Th il Crimson non ce l’ha (e una parola con Th si trova proprio nel titolo di apertura di oggi).

A parte questo, il contrasto nel Crimson è minore, e questo sul monitor mi dà una sensazione migliore (non sono un seguace dei tratti sottili, in questo contesto).

Nel complesso penso che il Minion risulti molto più compatto sulla pagina. La scelta non è campata in aria. 

Oltre al Crimson Text Google offre anche il Crimson Pro, nato ridisegnando l’intero font per ottimizzarlo per la leggibilità dei testi lunghi. I pesi sarebbero 8 più gli italici, ma è disponibile anche il font della versione variabile.

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