Exocet

Uno dei font che si trovano sul sito di Emigre, l’Exocet, ha un aspetto che mi incuriosisce molto. Forse l’ho visto in uso da qualche parte. A prima vista mi evocava qualche sensazione medievale, ma nella didascalia viene specificato che ci si è ispirati alle primitive iscrizioni greche sulla pietra. In effetti la O con la croce al centro è qualcosa che veniva molto usata negli alfabeti primitivi. Solo che l’alfabeto ha le grazie, e questo mi farebbe pensare ai romani, più che ai greci.

Un’altra lettera che attira l’attenzione è la M, che mi pare la porta di Brandeburgo: nel senso che ha le due gambe laterali verticali, un’architrave orizzontale, e una terza gamba centrale verticale che spunta al disopra dell’architrave.

La X ha i quattro bracci della stessa lunghezza, mentre la t minuscola ha la forma della croce greca.

Il disegno è datato 1991, con la firma di Jonathan Barnbrook. La didascalia racconta le sue esperienze calligrafiche e di intaglio nella pietra, che gli hanno fatto capire come trattare le grazie in questo font.

Fonts In Use segnala due usi dell’Exocet: uno per una bustina di tè, e l’altro per il logo di un duo tedesco di musica eurodance degli anni Novanta, gli E-rotic, quanto di più lontano ci possa essere dall’immaginario delle pietre dell’antica Grecia.

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