Le ombre dei morti

La categoria Horror su Dafont oggi è dominata dallo Shadow Of The Deads, di Imagex. La fonderia è spesso presente nelle posizioni alte sul sito. In questo caso si tratta di un font outline ombreggiato, come se fosse disegnato con un pennello bianco.

Al secondo posto della categoria abbiamo il Melted Monster, lettere all caps sgocciolanti. La fonderia è il Dm Studio.

Al terzo abbiamo l’Another Danger, di The Branded Quotes. Maiuscole spigolose tracciate rapidamente.

Lo Shadow Of The Dead è al momento il font più scaricato di Imagex, seguito da Boldfinger (all caps pesanti catalogate come Basico/SansSerif), dal Fluo Gums (Fantasia/Animazione; interno delle aste sfumato halftone con riflessso, bordo e controforme in nero), e dal Panic.

Quest’ultimo è composto da lettere maiuscole sans sballonzolanti, ciascuna delle quali è ripetuta due volte, con la stessa pendenza dell’asse (che cambia da una lettera all’altra), ma spostata di poco. Ciascuna lettera sarebbe grigia, ma là dove le due versioni della stessa lettera si sovrappongono danno un colore più scuro.

Dm Studio invece ha caricato altri font che sono di maggiore successo rispetto al Melted Monster: abbiamo ai primi posti quattro script dalle forme più disparate (un all-caps, due con lettere minuscole, più o meno disordinati, e uno che è un corsivo quasi scolastico).

The Branded Quotes ha un solo font che ottiene al momento più successo dell’Another Danger: lo Shoreline Script, uno script allungato che sta al quarto posto oggi nella categoria manoscritto.

Già che ci siamo, vediamo anche cosa c’è in coda: nella categoria Horror c’è il Bregudul, di Twinletter, che non mette affatto paura, casomai l’orrore è pensare che questo font sia stato disegnato.

Per Imagex il font di minor successo è il Cold Turkey, ossia tacchino freddo, lettere maiuscole con grazie triangolari disegnate con mano malferma.

Per il Dm Studio l’ultimo della lista è il Menzanine, all-caps interessante inserito nella categoria Fantasia/Consumato. Molto meglio dello SkitCut, penultimo, con lettere stampatelle tagliate male con le forbici da un cartoncino nero.

Branded Quotes è quello che ha il catalogo meno fornito, solo due pagine. All’ultimo posto si trova l’Everything Rises, catalogato Script/Spazzola-Pennello, disegnato con mano rapida ma abbastanza armonioso. Peggio è lo Strained, penultimo, anche questo inserito nella categoria Horror. E in effetti pare un po’ inquietante.

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