Salentu: sule, mare, ientu!
Il poster è stato realizzato con caratteri in rilievo inchiostrati a mano. A sinistra la scritta Salentu è in caratteri mobili, in un font sans-serif strettissimo, forse d’epoca. Le scritte “sule”, “mare” e “ientu mi pare che siano composte da un unico blocco ciascuna. Sono intervallate da tre disegni: uno rappresenta il sole, il secondo le onde del mare, il terzo una specie di ruota.
Visto che il manifestino è stato stampato in vari colori, ma in un colpo solo, immagino che l’inchiostratura sia stata separata per le varie parti: le lettere che compongono la parola Salentu e le onde del mare sono in blu, il sole in giallo, la ruota in rosso, le scritte in nero. In una delle foto si vede che qualcuno sta passando l’inchiostro su una delle scritte con un rullo. In un altra si vede la forma in rilievo composta e fissata nella pressa. Infine si vede il risultato finale con una spiaggia sullo sfondo (molto invogliante).
Purtroppo non ci sono dettagli su quali caratteri sono stati utilizzati e quale pressa è stata usata per effettuare la stampa.
Il museo leccese raccoglie numerose macchine da stampa, e non è un museo statico: è stato pensato come un laboratorio nel quale gruppi e scolaresche possano apprendere le tecniche ed utilizzarle sul posto. Si tratta insomma di una tipografia didattica.
L’ultimo post, alla fine del mese scorso, mostrava un bassorilievo d’epoca dedicato a Gutenberg, ritratto nella stessa posa in cui appare nella statua presente a Magonza. All’inizio dello stesso mese c’era un altro post dedicato a lui: mostrava le fotografie del primo torchio a leva inventato da Gutenberg, riprodotto in scala 1:10 in un modellino di legno grande circa come un libro, completo di tutti i dettagli tanto che si apre pure lo scompartimento dove mettere il foglio da stampare. Una delle foto è curiosa, perché mostra il modellino del torchio appoggiato su un torchio vero, molto più moderno, tutto in metallo (peccato che nella didascalia mancano i dettagli).
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