Platform Web

Il sito Atlas Obscura (“La guida definitiva alle meraviglie nascoste del mondo”, un sito di curiosità e viaggi, in inglese) impagina i titoli in Platform Web, un senza grazie con la a in stile Futura.

Ma da dove arriva il font? Esiste un Platform di Commercial Type, disegnato nel 2012 da Berton Hasebe e Ilya Ruderman, ed è comunque un senza grazie, ma ha una a a doppio livello. Molte delle lettere però sembrano uguali.

Vado a sbirciare nelle proprietà del file woff caricato sui server di Atlas Obscura. Il copyright è intestato a Berton Hasebe, uno dei due nomi che abbiamo visto nel font di Commercial, ma il copyright è del 2010, due anni prima. In questo caso viene aggiunto “under exclusive license to Schwartzco Inc. d/b/a Commercial Type”.

In nessuno dei font di questa famiglia caricati sul sito di Commercial però viene messa in evidenza questa a geometrica.

Su Fonts In Use le segnalazioni del Platform sono molte, tra cui un paio riguardano proprio Atlas Obscura. Una è dedicata al sito, in un post datato 2016 dove si nota semplicemente che il logo è un Platform modificato con una c chiusa, ma non si fa nessun riferimento alla a.

L’altra, del settembre dello stesso anno, si limitava a mostrare alcune pagine del libro che era derivato dal sito web.

Di Berton Hasebe Identifont conosce una manciata di altri font, tra cui si nota il Guardian Egyptian. Che è il font adottato dal quotidiano britannico The Guardian. Si chiama Egyptian per vie delle grazie rinforzate che servono per facilitare la lettura, ma comprende anche un sans serif per i titoli in quattro pesi e un Agate Sans, senza grazie immagino per le piccole dimensioni, a giudicare dalla presenza di qualche ink trap (distorsioni che servono per compensare lo spargersi dell’inchiostro sulla carta, e che viste ingrandite nel font digitale sembrerebbero non avere senso).

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