Come si preparano i cilindri per la rotocalcografia
Stavo cercando qualche video che mostrasse chiaramente il funzionamento della rotocalcografia. Il primo risultato restituito da Google è particolarmente deludente, perché contiene un video che non c’entra assolutamente niente con la materia (gli scontri a Valle Giulia nel 1968) e un testo riguardante la rotocalcografia tradotto in automatico da chissà dove.
Riporto solo il primo paragrafo, per rendere l’idea di quanto è vergognoso: “La stampa rotocalco, nota anche come stampa rotocalco, è principalmente un metodo di stampa a lungo termine, ad alta velocità e alta qualità. Come l’incisione, la rotocalco è una forma di stampa calcografica che produce immagini dettagliate e dettagliate”.
Su Youtube trovo un filmato di 10 minuti realizzato da Janoschka Worldwide. Si tratta di un filmato per specialisti, con alcune immagini dal vivo e molte ricostruzioni in 3d, che si soffermano sui differenti sistemi che si possono usare per preparare i cilindri: tradizionalmente il metodo usato era l’incisione elettromeccanica, ma in seguito è stata inventata l’incisione laser, che non prevede contatto tra una puntina e il cilindro, ma richiede un diverso trattamento della superficie di quest’ultimo, che deve essere ricoperta con un sottilissimo strato di zinco.
Il video è commentato da una voce fuori campo in lingua inglese. Sono disponibili sottotitoli in italiano generati in automatico. Il terzo metodo, etching in inglese, viene tradotto genericamente come incisione.
Chiaramente si tratta di un filmato che non riguarda l’Abc della rotocalcografia, ma serve come approfondimento per chi già sa di che cosa si tratta.
Per una stampa a colori c’è bisogno di un rullo per ciascun colore. Solitamente ne servono quattro, visto che i colori di base sono quattro: ciano, giallo, magenta, e nero. Sovrapponendoli nel processo di stampa si può ottenere qualsiasi sfumatura necessaria per le immagini presenti in una rivista o sulla confezione di un prodotto. È possibile però aggiungere un altro cilindro, con un colore personalizzato per esempio per aggiungere il logo con un passaggio a parte, senza combinare puntini di vari colori. In questo modo la qualità della stampa è migliore.
Il video non spiega quanto tempo ci vuole con le varie tecniche per preparare un cilindro per la stampa.
Sul web si trovano vari video pubblicitari, dedicati ad un pubblico industriale non contengono parole e commenti, se non nelle didascalie che mettono in risalto i vantaggi del prodotto. Si vedono apparecchiature molto ingombranti, composte di ben più di 4 elementi, ma non ne viene spiegata la funzione.
Oppure si possono trovare filmati
amatoriali, senza commenti, senza montaggio, che ovviamente
significano qualcosa solo per gli addetti ai lavori. Al massimo si
intuiscono le varie fasi: un lungo nastro di carta (o comunque
materiale stampabile) passa in continuazione attraverso i vari rulli,
che aggiungono i colori uno dopo l’altro per ottenere il risultato
finale.
Commenti
Posta un commento