MusiQwik
Volevo inserire un piccolo spartito musicale in un documento. Come si fa? So che esistono molti programmi per trascrivere le note musicali, ma bisogna prima installarli. Esistono anche siti web gratuiti che offrono questo servizio, ma bisogna prima iscriversi. Non c’è una soluzione di ripiego?
Sì, c’è, ed è un font. Si chiama MusiQwik, ed è scaricabile gratuitamente da Font Space.
Ovviamente è scomodo da usare, visto che i programmi di videoscrittura non sono progettati per gestire la notazione musicale.
Per trascrivere le note bisogna inserire un simbolo della forma giusta, che indica la durata della nota, nella posizione giusta del pentagramma. I software specializzati fanno uso di font nei quali sono contenuti i simboli di base; sarà il programma a posizionarli sullo spartito collocandoli alla giusta altezza, eventualmente anche sovrapposti alle altre note che vanno suonate contemporaneamente.
I programmi di videoscrittura invece posizionano le lettere dell’alfabeto una di seguito all’altra, tutte alla stessa altezza. La soluzione che è stata ideata è quindi quella di disegnare in ciascun glifo una nota ben precisa, di una durata ben precisa, incluse le linee del pentagramma che le fanno da sfondo. Digitando le lettere e i simboli uno di seguito all’altro, questi andranno ad unirsi fra di loro formando l’intero spartito.
Chiaramente le possibilità sono molto limitate. Il pentagramma indica nove note (cinque linee e quattro spazi) ma ne prevede altre al disopra e al disotto. Volendo inserirne 13, si occuperebbe metà dell’alfabeto. E siccome in un font sono presenti 26 maiuscole e 26 minuscole, avremmo la possibilità di inserire tutte le note solo in quattro durate diverse.
È più o meno quello che avviene nel MusiQwik. Nell’alfabeto minuscolo ci sono minime e semibrevi, in quello maiuscolo le semiminime e le crome. È stato necessario appoggiarsi anche ai segni di interpunzione per poter mettere 15 note di ogni tipo, più una variante (il si centrale può avere il gambo in alto o in basso).
In teoria si può digitare la melodia anche dalla tastiera, senza ricorrere al menu Inserisci/Caratteri Speciali, ma bisogna avere davanti agli occhi una tabella con le varie corrispondenze.
Nel font sono presenti altri simboli, oltre alle note: le chiavi di violino, il tempo, i diesis e bemolle per ciascuna nota, due crome uguali unite tra loro per ciascuna nota, le pause e qualcos’altro. Per aggiungere lo spazio tra una nota e l’altra bisogna premere il tasto =, che aggiunge una porzione di pentagramma vuoto. Per terminare la battuta si inserisce il punto esclamativo.
Ovviamente questo sistema è limitatissimo, e può essere usato solo per trascrivere melodie elementari. Mancano le note di durata inferiore, manca la possibilità di unire note diverse due a due, manca la possibilità di suonare due note contemporaneamente (per quegli strumenti che lo permettono, come il pianoforte), mancano legature per unire intere frasi musicali... Insomma, per qualunque minima complicazione è necessario rivolgersi a programmi e siti web dedicati.
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