Radiant
Il Radiant è un carattere senza grazie disegnato da Robert Hunter Middleton nel 1938. A differenza dei senza grazie che hanno preso piede nella seconda metà del secolo, qui c’è un certo contrasto tra i tratti più spessi e i tratti sottili. Se la cosa è soltanto accennata nella versione di base, nella versione neretta diventa particolarmente evidente.
Ne esistono varie digitalizzazioni, che offrono vari pesi per la versione normale più vari per la versione condensata (stretta). Solo su Myfonts troviamo i Radiant di Urw, Red Rooster Collection, Image Club, Elsner+Flake, Dennis Ortiz-Lopez, Castle Type e Monotype, talvolta notevolmente diverse una dall’altra.
Castle Type, di Jason Castle, ne ha preparata una versione Extra Condensed in tre pesi per il supplemento domenicale del San Francisco Examiner. Inizialmente erano solo le maiuscole, poi, dopo molte insistenze, si è rassegnato a disegnare anche le minuscole, con la raccomandazione di scrivere in grande per ottenere un effetto elegante. La prima versione che aveva preparato era la Bold, a cui si sono aggiunte la Light e la Medium.
I caratteri di questo genere mi ricordano l’Hastile, disegnato da Alessandro Butti per la Nebiolo più o meno nello stesso periodo, 1941.
Sul sito di Tipoteca se ne può vedere la versione metallica e qualche specimen.
L’Hastile era molto più stretto e squadrato, e la E aveva il trattino centrale ribassato, come pure era ribassata la parte centrale di R e B.
L’Hastile rimase in uso per alcuni decenni e poi è caduto nel dimenticatoio, tanto che non se ne segnala nessuna digitalizzazione, almeno con questo nome.
Su Google Fonts non trovo niente di particolarmente simile. Lo strettissimo Six Caps di Vernon Adams dà un po’ lo stesso effetto per quanto riguarda l’andamento delle estremità di S e C. Ma i tratti tendono ad avere uno spessore costante, senza contrasto.
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