Printworks, il Daily Mail, l’Evening Standard

Printworks è una discoteca di Londra aperta nel 2017. Deve il suo nome al fatto che è stata allestita in quella che era “la più grande stamperia dell’Europa Occidentale”, quella da cui uscivano le copie del Daily Mail (uno dei più venduti quotidiani britannici) e l’Evening Standard.

Gli impianti di stampa di questi quotidiani sono stati trasferiti altrove, ma la struttura del posto non è stata alterata per conservare un’estetica industriale.

Nelle foto si vede uno spazio rettangolare molto lungo, con balconate a destra e sinistra su cui talvolta viene fatta salire la gente.

Il sito Dj Mag Italia qualche anno fa aveva scritto il report di una serata. “Il club che sta cambiando la notte di Londra”, diceva il titolo. “Una vera e propria istituzione musicale a livello europeo”. 11.000 metri quadri, capienza 6.000 persone. 

Il centro stampa è stato chiuso nel 2012, ma non si sa quando era entrato in funzione. Il Daily Mail è un quotidiano che vanta 125 anni di vita: è stato fondato nel 1896, il suo primo obiettivo era quello di stampare 100.000 copie al giorno, oggi, con tutta la crisi dell’editoria, sfiora ancora il milione di copie giornaliere.

È un tabloid non solo come formato di stampa: è un quotidiano popolare, orientato a destra, che attira i lettori con titoli tutti in maiuscolo e a lettere strette. Politicamente è conservatore. Sul sito web sono spesso in evidenza notizie leggere, pettegolezzi sui vip e cose del genere, ma questo dettaglio non rientra nelle descrizioni che ne dà Wikipedia in italiano e in inglese.

La notizia in home page di oggi è una diatriba tra la famiglia reale e la Bbc su un documentario che riguarda i principi. 

Il Daily Mail è stato il quotidiano più venduto nel Regno Unito, dal 1900 al 1930, e ha riconquistato il primato di recente ai danni del The Sun. Il sito web è il più letto al mondo, tra quelli inglesi, ma non il più attendibile: Wikipedia ha deciso che non può essere utilizzato come fonte per i suoi articoli.

Qualche anno fa un blogger ha pubblicato sul web alcune foto della prima pagina del primo Daily Mail, datata 4 maggio 1896. Secondo l’usanza dell’epoca, era tutta dedicata ai piccoli annunci a pagamento: mancavano le notizie e mancavano i titoli.

La testata era in caratteri gotici, con le due parole separate da uno stemma. Tuttora è a caratteri gotici, ma non gli stessi. All’epoca vediamo che i tratti avevano un bordo chiaro sul lato sinistro, la l aveva la parte superiore biforcuta, le maiuscole avevano due grazie che spuntavano a mezz’asta, sempre sulla sinistra, curvate verso il basso. Oggi le lettere sono molto più stilizzate, con estremità rettilinee. La M ha una grazia a mezz’asta e uno spessore chiaro sulla destra delle prime due aste. Il punto sulla i è tondeggiante anziché romboidale. Mentre la y ha conservato la stessa insolita conformazione, la a è stata sostituita con una lettera ad un solo livello.

Nella versione online, la parola Daily non compare, ed è stata aggiunta una parola Online, in moderni caratteri senza grazie con punto sulla i quadrato.

La cosa interessante del blog è che non si limita a mostrare due foto della prima pagina (la metà superiore e quella inferiore), ma commenta alcuni annunci e mostra anche le foto di alcuni articoli che risultano particolarmente curiosi. Uno di questi definiva un “nonsense” la legge, all’epoca ancora in vigore, che imponeva un limite di 3 miglia orarie alle prime automobili e l’obbligo di bandiera rossa. Lo stesso articolo rassicurava anche gli amanti dei cavalli: non dovevano essere gelosi dei veicoli a motore, “che non sostituiranno mai gli intelligenti cavalli al trotto o le carrozze”. 

L’Evening Standard è meno conosciuto ma più antico. Venne fondato nel 1827 col nome di The Standard, mentre il nome attuale risale al 1904.

Dal 2009 è diventato free press, ossia viene distribuito gratuitamente, su scelta del nuovo proprietario, un imprenditore russo.

Il primo numero era impaginato in cinque colonne, senza titoli in prima pagina, né foto né disegni. La testata era in caratteri gotici molto neri. “The Standard.”, col punto finale.

Era gotica anche quando il giornale si chiamava Evening Standard (sul web si trovano le foto delle prime pagine relative ai tempi della Guerra Mondiale o dell’allunaggio). Già alla fine degli anni Settanta si era passati ad un normale serif. Anche oggi lo stile è lo stesso, ma lo spessore delle aste è maggiore. 

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