Banconote dell’antica Cina
Superficialmente l’invenzione della stampa viene attribuita a Gutenberg, che se ne occupò verso la metà del Quattrocento. A voler essere precisi, a Gutenberg possono essere attribuite tre invenzioni: la stampa 1) con caratteri mobili 2) in metallo 3) mediante torchio o pressa.
La stampa intesa come tecnica per trasferire un’immagine o una scritta da una superficie in rilievo ad un foglio di carta esisteva già da prima, ed era diffusa anche in Europa. Soltanto che 1) tutte le scritte venivano incise sullo stesso blocco; 2) si usava il legno; 3) non esisteva nessuna pressa, quindi ci voleva del tempo per premere manualmente tutte le parti del foglio contro la forma da stampare.
Questa tecnica era molto antica e le prime testimonianze in proposito non riguardano l’Europa, ma la Cina, che è anche il paese in cui è stata inventata la carta.
Secondo il sito Oro Di Carta, i primi esempi di stampa su tessuto risalgono al 220 dopo Cristo, mentre sotto la dinastia Tang, nel 600 dopo Cristo, si inizia a stampare su carta.
Una delle applicazioni era la stampa delle banconote. Il sito mostra anche la foto di una delle lastre realizzate ai tempi della dinastia Ming.
La grafica e le scritte da stampare sulla banconota venivano disegnate, rispecchiate, su una tavola di legno. Poi un artigiano con un cesello incideva tutte le parti che sarebbero dovute restare bianche. Le parti in rilievo venivano inchiostrate e poi con la pressione il testo sarebbe stato stampato, ribaltato, su un foglio di carta.
Le banconote stampate con questa tecnica erano prive di tutti i sistemi di sicurezza usati in tempi più recenti per evitare le contraffazioni. Potevano essere ottenute da qualsiasi stampatore, a patto che ci fosse un artigiano abbastanza abile da riprodurre in maniera impeccabile tutti i dettagli della banconota originale.
Secondo il sito Tutto Cina la tecnica derivava dall’incisione dei sigilli che aveva preso piede nel sesto secolo dopo Cristo.
Inizialmente si usavano legno di pero, melo e giuggiolo.
Lo stesso articolo parla anche della stampa di incisioni su pietra (che davano caratteri bianchi su fondo nero) e della stampa di immagini di Buddha da matrici di legno.
Secondo l’articolo, il primo accenno alle carte da gioco risale al 969, la carta moneta risae agli anni 806-820, inizialmente emessa da mercanti e finanzieri privati sotto forma di biglietti di cambio o riconoscimenti di debito, poi certificati di deposito negoziabili nel 900.
Lo Stato emette le sue prime banconote ufficiali solo nel 1024.
Si è ormai nel periodo della dinastia Song, 960-1280, che è per la Cina quello che il Rinascimento è stato per l’Europa.
Secondo il sito, anche la stampa a caratteri mobili è originata in Cina: Bi Sheng la mise a punto tra il 1041 e il 1048, quattro secoli prima di Gutenberg, ma usando la terracotta anziché il metallo.
I caratteri dovevano essere incollati su una piastra metallica. Il legno venne usato solo dopo il 1300.
I cinesi avevano fatto esperimenti anche con il metallo, non si sa con quale metodo, ma la tecnica non aveva preso piede come poi avvenne in Occidente.
Secondo il sito Appunti Di Storia invece il primo imperatore a imporre la diffusione di note di carta per sostituire il rame fu Hien Tsung, nell’807.
Il sito mostra una banconota del 1268, epoca Ming, fatta con corteccia di gelso: era più grande di un foglio A4.
In un articolo tradotto in italiano sul sito World History è stata inclusa anche una foto che mette a confronto uno stampo della dinastia Yuan con la banconota che ne derivava.
Nel testo vengono ricostruiti tutti i passaggi che hanno portato alla nascita della cartamoneta, visto che era più facile trasportare e scambiarsi le ricevute di deposito che le proprie monete di ferro messe al sicuro nelle casse di deposito statali.
Inoltre si riporta anche un testo attribuito a Marco Polo in cui si fornisce un resoconto della procedura di autenticazione delle banconote, nella quale vari funzionari apponevano nomi e sigilli sulla carta prima che l’ufficiale principale vi apponesse sopra il sigillo reale..
A causa dell’inflazione, dovuta anche alla contraffazione, le banconote persero il loro valore per alcuni secoli, fino a quando le banche di Hong Kong e Shanghai non cominciarono ad emettere banconote moderne nell’Ottocento, dice il sito.
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