Celebrity

Tra tutti i font usati sulle copertine delle varie edizioni del romanzo 1984 di George Orwell e viste sui motori di ricerca quello che mi aveva colpito di più era quello selezionato dalla Mondadori per un’edizione con copertina rigida e testo tradotto da Stefano Manferlotti, non so di che anno.

Tutte le scritte erano in bianco su fondo rosso, il disegno stilizzato ripeteva varie volte l’occhio-lente di telecamera al di sopra di una piramide di puntini.

I quattro numeri del titolo erano in un carattere dalle aste verticali larghissime, non riempite in maniera continua ma attraversate da tante righe orizzontali sottili e ravvicinate.

Non avevo idea di come descrivere il font e come cercarlo, ma poi mi sono ricordato che siamo in era digitale: basta passare la foto a What The Font e lasciare che il software faccia tutto il lavoro.

E così ho fatto. I primi risultati erano scoraggianti, ma non ho alzato bandiera bianca prima di arrivare al fondo della lista. E bene ho fatto perché a un certo punto ho visto un numero 8 che aveva la stessa forma inconfondibile di quello che si vede sulla copertina del libro della Mondadori. L’unica differenza era che qui le aste erano piene anziché a righe.

Il font si chiama Celebrity, pubblicato da Canada Type e firmato da Rebecca Alaccari, sul sito dal 2007. Chiaro che non poteva stare su una vecchia edizione Mondadori, e infatti la didascalia sul sito dice che si tratta di una nuova esecuzione di un lavoro portato avanti da un certo Willy Wirtz nel 1971. L’idea originale si chiamava Latus.

Maiuscole, minuscole e numeri possono essere visti tutti insieme su Identifont. In effetti visto così, con le aste piene e le lettere tutte affiancate in ordine, non è un font che faccia venire voglia di essere utilizzato. Non mi viene in mente nessun contesto in cui starebbe bene.

La versione di Canada Type è in un solo stile, a partire da 21 euro -1c. 

Fonts In Use non ne segnala nessun uso, anche se ne conosce il nome. Mentre il Latus non lo ha mai sentito nominare. 

Come si descrive un font del genere? Su Myfonts ci sono fin troppi tag: Art deco, chic, clean, commercial, cool, disco, distinguished, european, fashionable, geometric, german, got it, jazz, linear, logo, magazine, minimal, modern, nightclub, party, pop, poster, retro, round, soft, square, techno, unusual, urban.

Quello che mi rimane più impresso è “unusual”.

Identifont non ha catalogato nessun carattere simile.

Né lo ha fatto Fonts In Use.

Il nome di Willy Wirz non è collegato a nessun altro lavoro, almeno in digitale. 

Anche Devroye lo conosce solo per via del Celebrity.

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