Don Chisciotte sperimenta: Autobus Omnibus e Play

Il sito di controinformazione italiano Come Don Chisciotte sta lavorando a qualche restiling grafico.

Ci sono passato ieri e i titoli degli articoli erano tutti scritti, come l’intestazione in un carattere techno: la N aveva la forma della minuscola, ma senza la punta dell’asta che spuntava in alto a sinistra, mentre la A aveva il fianco destro verticale rettilineo e quello di sinistra curvo. I tratti della V erano come quelli di di una A ruotata di 180 gradi (verticale a sinistra, curvo a destra).

Ma non era la forma delle lettere ad attirare la mia attenzione quanto il fatto che mancavano le lettere accentate. Ogni volta che compariva una lettera accentata nei titoli (e succedeva più volte) veniva mostrata la lettera del sans serif standard del browser, che era minuscola per giunta, mentre il resto del titolo era tutto maiuscolo. 

 

Uno screenshot di ieri in cui si nota la mancanza delle lettere accentate. Stamattina il problema era già stato risolto, grazie alla scelta di un font diverso.

Cose che capitano quando si adotta un font senza prima verificare se sia adatto a tutte le proprie esigenze. Materiale per scriverci un post su questo blog. Solo che, quando stamattina sono ripassato, ho trovato una situazione completamente diversa: anche le lettere accentate sono nello stesso stile di tutte le altre.

Hanno aggiunto gli accenti? No, si sono resi conto del problema e hanno puntato su un altro font: in questo la N maiuscola ha la forma della N maiuscola, mentre la A ha i due tratti spioventi simmetrici.

Facile sapere di che font si tratta: basta usare l’apposito strumento di Firefox che trova subito il nome senza bisogno di andare a ricercare l’informazione manualmente all’interno del codice. E lo strumento di analisi dice che questo font si chiama... “Comunismo Trionfa”.

Chi ha ideato un font del genere? In realtà la riga sottostante dice “Play Bold” e in effetti, anche se il font è caricato dal server del sito, si tratta del Play che si può trovare su Google Fonts.

L’autore è Jonas Hecksher, che è stato direttore dei caratteri della fonderia Playtype. “Un sans serif minimalistico … Tutte le lettere derivano dalla O, quadrata e circolare allo stesso tempo … controforme larghe e aperte, ampia altezza della x minuscola, aspetto amichevole … alta leggibilità”, dice la didascalia (distinguendo entrambi i concetti, che in inglese sono separati, di legibility e readability).

Come quasi tutti i font di Google, anche questo ha un ampio supporto per tutte le lettere accentate e per diversi alfabeti (cirillico e greco di sicuro). 

E questo era facile da trovare. Ma quale era invece il font precedente, che è stato scartato? Un font gratuito con lettere mancanti... Provo a farmi un giro su Identifont.

Imposto le lettere AN ed è, e vado a sfogliare le pagine della categoria Techno. Sono 199 pagine, ma non occorre girarle tutte: quello che mi interessa lo trovo a pagina 8: si chiama A Autobus Omnibus, firmato Wep.

A,N,V asimmetriche, M in stile bauhaus, S coi tratti superiore e inferiore orizzontali... E lettere accentate mancanti. Corrisponde tutto, a parte che sul sito al posto delle lettere accentate compare il nome della fonderia, Wep.

Il font sarebbe 100% gratis, è stato scaricato 58 volte ieri, 50 mila in tutto.

Se il sito non fosse stato italiano ci avrebbe messo più tempo ad accorgersi del problema: in inglese praticamente non si usano le lettere accentate, la loro assenza non sarebbe stata un grosso problema.

Tra l’altro, notiamo che il simbolo del dollaro è disponibile mentre quelli di euro, sterlina e yen no.

Wep è un nome che non mi è mai rimasto impresso finora, ma ha ben 125 caratteri caricati sul sito, per un totale di 8 milioni di download. 

Tutti i nomi sono preceduti da una A, maiuscola o minuscola. Al primo posto troviamo l’Abstract Groovy, con lettere gonfie come palloncini, con un riflesso di luce in alto a destra. Poi ci sono due graffiti: Attack Graffiti, con lettere sgocciolanti vernice e con un bordo accennato da un lato, e Another Tag, ispirato invece alle firme frettolose che i writer lasciano sui muri.

Poi c’è l’Absolute Empire, con delle punte triangolari che spuntano qua e là (oppure scavate nell’asta), che a me ricorda ancora qualcosa di techno ma che è stato classificato come Gotico/ Moderno.

Di seguito troviamo l’Auto Signature e qualche altro script.

Interessanti, in rima pagina, anche alcuni font di lettere latine disegnate nello stesso stile di qualche alfabeto arabo o asiatico.

All’ultimo posto, oggi, l’Agen Giveaway, uno Spazzola-Pennello con passaggi un po’ troppo bruschi tra i tratti più spessi e quelli più sottili.

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