Roger Black

Roger Black è cofondatore di Font Bureau.

Identifont pubblica una biografia di una sola riga, e un solo tipo di carattere collegato al suo nome, il Forma Djr, il quale è una digitalizzazione del Forma di Aldo Novarese, 1968, la risposta italiana all’Univers (di Frutiger, 1957), qui disponibile in vari pesi e optical sizes. 

Type Network ha pubblicato una lista di 21 font interessanti su cui Roger Black ha puntato nel corso dei suoi oltre quarant’anni da Art Director, presentati con le sue stesse parole.

Della lista fa parte anche il Belizio, che non è altro che una digitalizzazione dell’Egizio della Nebiolo, disegnato da Novarese nel 1956. “Molti dei primi progetti di Font Bureau erano revival di classici caratteri metallici che non erano stati ancora digitalizzati”. Si tratta di una specie di clarendon, dice la descrizione, ma con un tocco italiano.

L’altro progetto con cui la fonderia è stata lanciata è il Californian, disegnato da Goudy nel 1936 per l’università della California, e ancora molto popolare perché incluso nel sofware Microsoft.

Del Forma, Black dice che si tratta della “risposta italiana all’Helvetica”. Il revival disegnato da David Jonathan Ross è stato il primo creato per le piattaforme digitali, su commissione di un editore di riviste asiatico.

Black è intervenuto per chiedere di arrotondare gli angoli, dettaglio che non compariva nei disegni originali.

La Nebiolo viene citata anche per via dell’Egiziano, forse derivato dal Two-Line Antique di Figgins, 1815, che viene nominato nella descrizione del Giza.

E si parla della Nebiolo anche per via del Jenson, che ha influenzato il Parkinson usato dalla rivista Rolling Stone.

Per ogni font, oltre alla descrizione e allo specimen, c’è anche una foto di un suo uso, sulle riviste e quotidiani di cui Black è stato direttore artistico: Rolling Stone, New York Times, Newsweek, eccetera.

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