Gotico Antiqua

Avevo cercato tra i font commerciali qualche lavoro ispirato ai caratteri di Giovanni e Vindelino de Spira, attivi a Venezia nella seconda metà del Quattrocento e non avevo trovato niente.

In effetti qualcuno se n’è occupato, ma non per font commerciali e neanche lo ha caricato sulle piattaforme di demo e font gratuiti.

Il font si trova in download gratuito su Github, e fa parte di un pacchetto di 16 font del quindicesimo secolo digitalizzati dalla Scuola Nazionale Superiore di Arte e Design di Nancy, in Francia, tra il 2015 e il 2018.

Si chiama Spira, ed è modellato su quello usato per una stampa di Cicerone del 1469, e poi per altre opere fino al 1473.

Del pacchetto fanno parte anche due font basati sulle lettere di Sweynheim e Pannartz, i due tipografi tedeschi che per primi impiantarono una tipografia nel centro Italia, prima a Subiaco, poi a Roma.

Tra gli altri, troviamo un progetto che riproduce le forme delle lettere realizzate da Fust e Schoeffer a Magonza e usate partire dal 1459. Non è ancora un proto-romano, ma ha un mix di caratteristiche gotiche-antiqua. Realizzato in origine in due dimensioni diverse, una per il testo e l’altra per il colophon e in seguito per una bibbia detta delle 48 righe.

C’è poi un font basato sul lavoro di Adolf Rusch, caratterizzato dalla forma bizzarra della R, mai vista prima né dopo.

Sul sito sono disponibili le descrizioni di ciascun font, con tanto di data e titolo dell’opera nella quale furono usati per la prima volta.

Il nome del font digitale richiama quello del tipografo originale, in alcuni casi, oppure quello dell’opera in cui compare per primo, o del suo autore (Hamlet, Ptolemy)

Per ciascun font sono disponibili anche dei pdf in cui vengono messe a confronto le pagine delle opere originali quattrocentesche, e gli stessi testi impaginati con i font digitali che ne sono stati tratti.

In questo modo ci si può anche rendere conto di come erano impaginati i testi all’epoca e dell’aspetto complessivo che doveva assumere la pagina.

Visto che il progetto è stato portato avanti dagli studiosi, sono state inserite nel font non solo le varianti delle lettere, ma anche le legature che si sono riscontrate nei documenti originali (co, cr, do, ec...) e le abbreviazioni. Ad esempio nel Durandus la p con un trattino in basso sostituiva la sillaba per, ma anche par. Un simbolo che sembrava unire due p poteva essere abbreviazione di papa o populo, e con uno svolazzo poteva diventare propter. La tabella con tutte le abbreviazioni, legature e lettere alternate è inserita in ciascun pdf.

L’intero progetto, completo di guida e di file ufo, arriva a pesare oltre 200 megabyte, ma ogni singolo font pesa all’incirca tra i 20 e i 40 Kb, compresso tra i 12 e i 31, ad eccezione di uno che arriva a pesare 110 Kb compresso. In questo caso però non si tratta di un set completo, ma solo di iniziali molto decorate.

I font che fanno parte di questo pacchetto non sono i più famosi o i più usati del secolo. A partire da Gutenberg infatti vennero realizzati molti font di lettere in stile gotico, che specie nel nord Europa furono usati non soltanto per i titoli ma anche per i testi. I font che fanno parte di questo progetto invece riproducono tutti quei lavori che a partire dall’immaginario gotico si sono avvicinati sempre di più allo stile antiqua, che è quello su cui sono basate le lettere che si usano ancora al giorno d’oggi. Fin dalla prima tipografia impiantata in Italia già si erano prese notevoli distanze rispetto ai caratteri gotici: le maiuscole erano modellate su quelle lapidarie dell’antica Roma, mentre le minuscole derivavano indirettamente dai manoscritti di epoca carolingia. Col passare del tempo lo stile antiqua ha soppiantato tutti gli altri sia per i testi che per i titoli, e non solo in Italia ma nell’intero mondo occidentale (Europa, Americhe, Australia e parte dell’Africa), nonché per le scritte in lettere latine che compaiono nelle nazioni in cui si usano altri alfabeti. Il gotico non è scomparso del tutto, ma è utilizzato solo per scopi decorativi.

Commenti

Post più popolari