I giornali con la morte di Mussolini

Ieri ho visto le prime pagine dei giornali internazionali che annunciavano la morte di Hitler, oggi ho cercato quelli relativi alla morte di Mussolini.

Ne vengono fuori due: uno è l’Avanti, “quotidiano del partito socialista italiano di unità proletaria”, l’altro è “il Giornale del mattino”, di cui su due piedi non riesco a trovare nessuna informazione, neanche la città in cui veniva stampato.

Le foto di entrambe le prime pagine sono state pubblicate da Rainews.

Ed entrambi i giornali avevano lo stesso titolo, anche se in caratteri diversi: “Mussolini giustiziato”. Sull’Avanti c’era un serif con molto contrasto, grazie rettangolari ma non pesanti, sottolineatura di tutte le lettere tranne la g (ad occhiello unico). All’epoca la sottolineatura dei titoli era più frequente rispetto ad oggi.

Il Giornale del Mattino invece aveva scelto un sans serif stretto, mentre per sommario e occhiello usava più consueti slab e bodoni black. 

E il Corriere della Sera? Sul web non si trova niente. È famosa la prima pagina dedicata all’insurrezione del 25 Aprile: “Milano insorge contro i nazifascisti”, caratteri block con sottolineatura continua anche al disotto della g, sotto la testata Il Nuovo Corriere. 

Un titolo in piccolo diceva: “Mussolini scompare da Milano dopo drammatiche tergiversazioni”. Però dei giorni successivi non si trova niente.

I motori di ricerca restituiscono qualcosa dalla stampa estera: il San Francisco Examiner titolava: “Mussolini executed”, in sans serif compresso, sotto l’occhiello “La radio di Milano riferisce:” in un bodoni black.

Un altro titolo di apertura era piazzato al disopra della testata per dire che “Gli yankee entrano a Monaco”. 

Molti altri giornali titolavano con la parola “executed” inserita in titoli cubitali, ma non il New YorkTimes. Il quale scriveva “Mussolini killed” come ultima frase della terza riga di un titolo in serif italic non neretto, ma con foto su quattro colonne (su otto) della salma in piazzale Loreto, con la dicitura “La fine ingloriosa di un dittatore”.