Anno per anno

Identifont cataloga i caratteri anche in base all’anno in cui sono stati realizzati. Cliccando sul link, si può vedere la top ten dei caratteri più cercati relativi allo stesso anno. Inoltre è possibile sfogliare le pagine degli anni successivi e di quelli precedenti, per scorrerli cronologicamente.

Il quadro che ne viene fuori è abbastanza distorto, specie per quanto riguarda i secoli passati. Sul sito infatti sono raccolti soltanto i font digitali presenti sulle principali piattaforme commerciali. Molti dei caratteri realizzati nei secoli passati non sono mai stati digitalizzati. Anche quando ne è stata realizzata una versione per computer, spesso è stata inserita nel database soltanto la data della digitalizzazione.

Così il primo font della lista, in ordine cronologico, è il Garamond, datato 1500. Mancano i caratteri di Gutenberg, che pure sono disponibili sul sito in un paio di versioni, ma datati 2012 e 2014. Come pure manca il lavoro di Manuzio: il suo Bembo è datato 1929 (la versione di Stanley Morison) – 1990.

Insomma, di tutto ciò che è stato creato nei primi secoli della tipografia resta ben poco: Garamond, Caslon, Baskerville, Bodoni e poco altro.

Dall’Ottocento ci arrivano molti font decorati e fuori moda (Rosewood...), il Morris, e, quasi in chiusura di secolo, l’Akzidenz-Grotesk, che diventerà più di sessant’anni dopo la base per l’Helvetica, che è il modello di molti sans serif moderni.

I lavori dell’inizio del Novecento iniziano ad esserci abbastanza familiari, anche perché sono inclusi in molti software da ufficio al giorno d’oggi, anche se sono fuori moda (Hobo, Bernhard...)

Negli anni Venti troviamo delle pietre miliari della tipografia moderna: Bauhaus, Futura, Gill. Degli anni Trenta è il Times New Roman.

A cavallo del secolo incontriamo nomi di disegnatori che nell’immaginario moderno stanno in una sorta di Olimpo: Zapf, Goudy, Benguiat.

Negli anni Cinquanta troviamo il colosso Helvetica, ma anche Palatino e Optima.

Inoltre incontriamo i nomi di Butti e Novarese, che hanno firmato Microgramma e Eurostile, e che mi pare siano gli unici nomi italiani oltre a quello di Bodoni.

Negli anni Settanta ci sono Avant Garde e Frutiger.

Negli anni Ottanta troviamo l’Avenir.

Negli anni Novanta il nome più conosciuto è forse quello del famigerato Comic Sans.

Il nuovo millennio si apre in bellezza: nel 2000 viene lanciato il Gotham, che divenne celebre con la campagna elettorale vincente di Obama nel 2008, e penso sia il simbolo degli anni Zero (ma in quel decennio è uscito anche il Calibri).

Nel decennio successivo si riconosce il nome Roboto, una specie di Helvetica del web e del nuovo secolo, disponibile a tutti grazie a Google Fonts.

Il top dell’anno scorso al momento è l’Ivy Presto Display, disegnato da Jan Maack per The Ivy Foundry, acquistabile su TypeNetwork, che sembra qualcosa di già visto nel Novecento. Ha anche la M coi fianchi divegenti.

Nell’anno che è cominciato da poco il più popolare sembra essere l’Industria Serif Wide, evidentemente un display destinato ad usi limitati, seguito dal Bouvet, un serif display che si ispira alle forme dei secoli scorsi.

C’è da dire che le pagine non rispecchiano la situazione degli anni in questione, ma la popolarità attuale sul sito dei font distribuiti per la prima volta in quegli anni. Quindi, ogni classifica è destinata a cambiare col passare del tempo. (Soprattutto quella dell’anno in corso, nella quale i font che saranno lanciati nei prossimi mesi non sono ancora comparsi. Pochi istanti dopo avere nominato l’Industria Serif, il leader della classifica era già diventato il Tomato Ketchup Bold).

Mentre alcuni anni sono stati decisivi per la storia della tipografia mondiale, altri ci hanno lasciato font secondari, che nessuno ricorda più, o che nessuno usa.

Ha cambiato il mondo il Winner Sans Narrow, un normalissimo university che al momento domina la classifica del 2019? Mi pare di no (mi è più familiare il Crimson Pro, quarto posto nella classifica di quell’anno, al momento).

Identifont mostra anche un istogramma col numero di font inseriti in ciascun anno dal 1860 in poi. Prima del 1990 il numero di font è bassissimo, e si tiene molto al disotto dei 200 l’anno. Dopo questa data invece si segnala una crescita stratosferica, che tocca il picco nel 2016 con 3800 nuovi font. Da allora c’è stato un calo continuo e ripidissimo, fino a meno di 1600 nuovi font l’anno scorso. 

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Questa è la cronologia dei font più popolari sul sito, al momento, anno per anno:

1500 Itc Garamond

1513 Columbus

1570 Romaine Bold

1621 Jannon Antiqua

1650 Janson Text

1685 Janson

1700 Plantin Head. Con.

1706 Itc New Baskerville

1722 Andrade

1725 Adobe Caslon

1730 Fleischman Bt Pro

1742 Fournier

1752 Itc New Baskerville

1760 Old English Text

1768 Fry’s Baskerville

1783 Linotype Didot Italic

1788 Bell

1790 Bodoni

1792 Bulmer Bold

1798 Urw Bodoni

1800 Walbaum

1815 Egiziano Black

1817 Figgins Antique

1820 Egyptienne Bold

1821 Doppel Mittel Egyptienne

1827 Austin Antique

1836 Ef Thorowgood

1839 Antiques Fsl

1840 Schmale Mediaeval

1841 Schmale Egyptienne No.12 Fsl

1845 Clarendon Book Condensed

1850 Breite Fette Antiqua Fsl

1855 Gilbey

1857 Hwd American

1859 Rosewood

1860 Normande Condensed

1870 French Ionic

1873 Black Rose

1875 Fette Gotisch

1876 Neue Schwabacher

1877 Dime Museum

1879 Kismet

1880 Sentry

1881 Eccentric

1884 Baltimore Geometric

1885 Dexterous

1886 Hattan Antique

1887 Hamilton

1888 Pekin

1889 Banquet

1890 Itc Golden Type

1891 Fairmont

1892 Morris Gothic

1893 Wedge Gothic

1894 Florentine

1895 Telegraph

1896 Akzidenz-Grotesk

1897 Cloister

1898 Akzidenz-Grotesk

1899 Doves Type

1900 Basic Commercial

1901 Century Sbk.

1902 Engravers Old English

1903 Atf Alternate Gothic

1904 Itc Korinna

1905 Windsor

1906 Grotesque No.9

1907 Venus

1908 Block

1909 Century Old Style

1910 Hobo

1911 Hermes Maia Bold

1912 Bernhard

1913 Berliner Grot.

1914 Plantin

1915 Caslon Openface

1916 Itc Johnston

1917 Century Sbk.

1918 New Century Sbk. Bold

1919 Cooper Bt

1920 Block Cond.

1921 Ltc Garamont Display

1922 Cooper Black

1923 Baskerville

1924 Venus Sb

1925 Itc Bauhaus

1926 Parsifal Oldestyle Nf

1927 Futura

1928 Gill Sans

1929 Futura Black

1930 Bank Gothic Medium

1931 Waddem Choo Nf

1932 Times

1933 Monoline Script

1934 Rockwell

1935 Stymie

1936 Twentieth Century

1937 Stencil Bold

1938 Matura Script Capitals

1939 Arsis

1940 Romeo Medium Cond.

1941 Corona Bold

1942 Brush Script

1943 Anzeigen Grot.

1945 Graphique

1946 Monticello

1947 Roos Display

1948 Zapf Calligraphic 801

1949 Fairfield

1950 Palatino

1951 Dom Casual

1952 Microgramma Ext

1953 Clarendon

1954 Dante

1955 Filmotype Hudson

1956 Neue Helvetica Cond.

1957 Helvetica

1958 Optima

1959 Pascal Nd

1960 Pl Benguiat Frisky

1961 Ad Lib

1962 Eurostile

1963 Compacta Black

1964 Sabon

1965 Amelia

1966 Helvetica Compressed

1967 Serifa

1968 Helvetica Ultra Compressed

1969 Aachen Bold

1970 Itc Avant Garde

1971 Fat Face

1972 University Roman

1973 Stripes

1974 Itc American Typewriter

1975 Plaza

1976 Frutiger

1977 Itc Benguiat

1978 Friz Quadrata

1979 Vag Rounded Black

1980 Hadfield

1981 Lcd

1982 Swiss 721

1983 Rubber Stamp

1984 Industria Solid

1985 Slipstream

1986 Centennial

1987 Pragmatica

1988 Avenir

1989 Trajan

1990 Century Gothic

1991 Art Deco

1992 Myriad

1993 Bauhaus 93

1994 Comic Sans

1994 Corsiva

1996 Bliss

1997 Miller Text

1998 Alchemy

1999 Number Style Two Circle Negative

2000 Gotham

2001 Gotham

2002 Sabon Next

2003 Love

2004 Art Nouveau Ba

2005 Palatino Nova

2006 Rick Griffin Contour

2007 Calibri

2008 Museo Sans

2009 Starling

2010 Balladeer Bold

2011 Montserrat

2012 Cinzel

2013 Arquitecta

2014 Roboto

2015 Modern Love Caps

2016 Caslons Egyptian

2017 Lustra Bold

2018 Acme Gothic

2019 Winner Sans Narrow

2020 Diatype

2021 IvyPresto Display

2022 Industria Serif Back

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