Finger Speller

Nel 2009 John Bomparte ha pubblicato il suo Finger Speller Bf, un font basato sulla Lingua Americana dei Segni.

L’autore aveva studiato la lingua per comunicare con alcuni suoi amici che fanno parte della comunità dei non udenti.

Il linguaggio prevede che ogni lettera possa essere ottenuta con una certa disposizione delle dita e della mano, talvolta in maniera statica e talvolta con alcuni movimenti.

Basati sullo stesso concetto esistono vari font simili. Quello di Bomparte si distingue perché lo sfondo scuro che compare dietro il disegno della mano ha la forma della lettera corrispondente, in versione molto pesante e counterless.

In questo modo una scritta può essere interpretata anche da chi non capisce il linguaggio dei segni.

Ovviamente un alfabeto del genere non è adatto a usi text, ma solo a usi display, quindi manca di segni di interpunzione.

Al posto del punto, c’è stato messa una mano in una posizione che può essere interpretata col messaggio “I love you”, mentre lo sfondo nero è a forma di cuore.

Il segno si ottiene ripiegando medio e anulare, e lasciando estesi pollice, indice e mignolo. In effetti la I si ottiene allungando solo il mignolo e ripiegando tutte le altre dita, la L si ottiene solo con pollice e mignolo, la Y si ottiene con mignolo e pollice. E queste tre lettere rappresentano le iniziali della frase “I Love You”. 

Oltre alle lettere sono disponibili anche i numeri. Da 1 a 5 la disposizione delle dita è facilmente intuibile, mentre i numeri successivi si ottengono unendo il pollice con un altro dito, a partire dal mignolo, lasciando distese le altre dita.

Su Font Space ci sono al momento 10 font gratuiti taggati “deaf”.

Nessuno di questi contiene nel disegno le lettere latine corrispondenti. Non necessariamente il disegno è gradevole dal punto di vista visivo, talvolta cambia l’angolazione con cui è inquadrata la mano. Solo la metà di questi font si ispirano al linguaggio americano, mentre gli altri mostrano le mani in altre posizioni. In alcuni casi si tratta di alfabeti standardizzati, ma si trova anche un linguaggio amatoriale a due mani messo a punto dai ragazzini per comunicare in classe.

Per quanto riguarda Bomparte, il disegnatore (caraibico, emigrato negli States) ha lavorato a vari altri font, di cui il più curioso forse è il Subliminal Bf, dove la tecnica dell’halftone viene usata per scolorire le lettere dall’alto verso il basso.

Commenti

Post più popolari