Wholecar

Il font più curioso dedicato ai treni, in particolare quelli delle lineee metropolitane, è il Wholecar, di Mans Grebach. È un font che permette di costruire la fiancata di un vagone della metropolitana interamente ricoperto dai graffiti. Le parentesi graffe servono per aggiungere le estremità dei vagoni con i carrelli delle ruote. Il cancelletto serve per aggiungere le porte. Lettere, segni di interpunzione, simboli matematici possono essere usati normalmente.

Sono disponibili solo le maiuscole. I numeri non sono inclusi nella versione gratuita. Il carattere è disponibile in due versioni, una normale e l’altra con i colori invertiti. 

Lo stesso autore ha caricato su Font Space oltre 400 font, di cui il più popolare secondo il sito è un tuscan, il Patched. Al secondo posto troviamo l’House Of The Dragon Color, un blackletter che a quanto pare è disponibile anche in una versione colorata: aste rosse con contorno nero separato da uno spazio bianco.

Interessante per il fatto che non è comune trovare in circolazione font colorati, mentre il lato negativo di questa tecnologia è che non si possono personalizzare a piacimento i colori: il rosso resta sempre rosso. Oltre al fatto che non è ancora supportata da tutti i software di videoscrittura.

Il carattere è disponibile anche nella versione tradizionale, monocromatica ma in cui è possibile scegliere il colore a piacimento.

Scorrendo la lista dei dei font dello stesso autore, ci si imbatte in qualche altro progetto a colori.

Per quanto riguarda i treni, su Font Space ci sono vari font che sviluppano in maniera diversa lo stesso tema, di solito ispirandosi ai trenini per bambini, in cui su ogni vagone c’è una lettera diversa.

Il più popolare è il Toy Train, di West Wind Fonts, in cui i vagoncini sono carichi di giocattoli, e differenziati uno dall’altro. La locomotiva, a vapore, si ottiene digitando il tasto asterisco.

Il Ji Toy Train di Jeri Ingalls invece ha la locomotiva e il vagone che si ottengono con le parentesi, mentre le lettere sono dotate esse stesse di ruote e di linea che le congiunge alle precedenti e alle successive.

L’Rm Block di Renny Murray ha vagoncini tutti uguali, con lettere o simpatici simboli disegnati sopra (stelline, sole, panda, cane, pesce, fiore, paperella...). Ha il difetto però di non avere nessuna locomotiva (e in effetti i vagoncini restano staccati tra di loro, almeno nell’anteprima del sito.

Il Circus Train, di West Wind Fonts, ha vagoni tutti uguali su cui è impressa la lettera dell’alfabeto in maniera molto vistosa. Non si tratta di vagoni ferroviari, però: digitando il punto viene aggiunto il cocchiere con i cavalli.

Esiste poi il Trein, di Crolrene, in cui non compaiono lettere dell’alfabeto, ma soltanto le silhouette di vagoni di tutti i tipi al disopra di un binario per poter comporre un convoglio a piacimento: trasporto legname, carbone, camion, barche, gru, auto con roulotte, liquidi, gas, vagoni merci vuoti e così via. Ci sono locomotive orientate in entrambe le direzioni, in maniera da poter scegliere il senso di marcia.

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