Aster
L’Aster è stato disegnato da Francesco Simoncini nel 1958. Simoncini era il proprietario di una fonderia che produceva matrici per linotype a Bologna. Della quale si parla su Wikipedia in lingua inglese, ma non in italiano
L’Aster è caratterizzato da tratti ascendenti e discendenti molto corti, per evitare di occupare troppo spazio. Era infatti pensato per i testi degli articoli di giornale e dei libri.
Allo stesso modo la Q ha una coda con andamento quasi orizzontale, schiacciata poco sotto la linea di base. Quasi inconfondibile (anche una versione del Times adotta una soluzione simile).
L’Aster viene venduto ancora oggi in varie versioni digitali. C’è quella di Itf Mecanorma, quella di Urw, un paio messe a punto da Scangraphic, quella di Elsner+Flake e quella di Adobe e Linotype, commercializzata col nome di New Aster.
Fonts In Use segnala solo tre usi dell’Aster: per un libro francese di filosofia e un manuale di botanica in francese dell’inizio degli anni Ottanta, e per una memory card dei primi anni Novanta.
A cui si aggiunge un uso del New Aster per un libro uscito in occasione dell’anniversario della nascita di una fondazione svizzera, in tedesco, tre anni fa.
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