Come trascrivere a mano un carattere cinese su un computer o un cellulare
Tradurre una scritta cinese vista da qualche parte nel mondo reale è più complicato rispetto ad altre lingue.
Per l’inglese, lo spagnolo, il tedesco o il francese basta digitare le lettere che compongono la parola su una normale tastiera. Il traduttore di Google fa il resto.
Greco, cirillico o ebraico sono scritture un po’ più complicate, per via dei caratteri diversi. Ma non è un problema insormontabile: in fondo si tratta di alfabeti composti da poche decine di lettere, che è semplice ritrovare scorrendo un elenco.
Ma il cinese no, visto che ad ogni carattere corrisponde una parola, e ci sono migliaia e migliaia di caratteri. Anche volendo scorrere l’elenco, ci si metterebbe tantissimo tempo, no?
In teoria i caratteri cinesi non sono messi alla rinfusa, ma ordinati sulla base dei radicali, ossia di segni che si ripetono in ciascun carattere, e poi in base al numero dei segni che vi vengono aggiunti.
Comunque si tratta di un’impresa abbastanza faticosa imparare quest’ordine, perché stiamo parlando di circa 200 simboli diversi, che poi in ciascun carattere vengono distorti e mimetizzati in mezzo a tutti gli altri segni, tanto da rendere difficile il riconoscimento di quello che bisogna cercare.
E allora? C’è una scorciatoia. Sul sito Sljfaq è possibile disegnare a mano ciascuna lettera, usando il mouse o, sul cellulare, il dito. Nella pagina compaiono in tempo reale i caratteri che apparentemente corrispondono a quello che è stato disegnato nell’apposita casella. Cliccando sopra la risposta corretta, si può accedere al significato utilizzando varie fonti sul web, tra cui Wikipedia.
Ad un tale che conosco hanno consigliato di prendere delle pasticche cinesi comprate sul web. Le scritte sulla confezione sono in cinese. E se ci fosse scritto che è veleno?
Aiutandomi con questo sito è venuta fuori la traduzione dei cinque simboli che compaiono sulla scatola: pianta di legumi, profumo, giusto, respiro, pillole. Insomma, pillole di origine vegetale per avere l’alito profumato. E gli hanno detto che erano curative!
Per ottenere un risultato migliore bisogna tenere d’occhio le opzioni che compaiono nella pagina web. Di default la spunta si trova su “Usa l’ordine dei tratti”, che è sconsigliabile se uno non conosce il corretto ordine in cui il simbolo va disegnato.
Molto più utile mettere la spunta sulla seconda opzione “Ignora l’ordine dei tratti”.
In caso di difficoltà ce n’è anche una terza, che dice di cercare in base alla forma della lettera anziché al numero dei tratti.
Il risultato della ricerca viene aggiornato mano mano che si aggiungono i tratti nel disegno. Vengono mostrati una ventina di caratteri che in un modo o nell’altro potrebbero corrispondere a quello che si sta cercando.
Il sistema funziona in gran parte dei casi, purtroppo non sempre.
Alcune forme sono più semplici da disegnare e riconoscere, essendo composte da tre o quattro tratti, altre invece sono più complicate: bisogna ricalcarle in maniera accurata.
Potrebbe esserci qualche differenza tra ciò che si vede nella realtà e ciò che compare sullo schermo: il sito utilizza un font senza grazie, dall’aspetto più razionale, mentre le scritte che si trovano in giro possono essere realizzate in stile serif, che ne accentua gli aspetti calligrafici.
In alcuni casi si possono notare analogie tra il glifo e il concetto che rappresenta: la parola respiro è resa con tre trattini paralleli, che ricordano il flusso dell’aria; la parola oggetto, che si trova sul pacco esterno, è composta da tre quadratini accatastati a piramide (sul cartone c’era scritto “Oggetto fragile, fare attenzione”.
In questo caso Google Translate è stato comunque di poco aiuto. Inserendo la sequenza di cinque caratteri cinesi, si è limitato a fornirne la pronuncia, tranne nel caso dell’ultima parola, pillole. Insomma, mi dice come si legge, ma non cosa significa.
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