Stampare con lo schiacciasassi!
Su Youtube si può vedere un filmato di 12 minuti con un’intervista ad una persona che gestisce un laboratorio di stampa a rilievo in America e molte inquadrature realizzate nel corso di un’iniziativa aperta ai visitatori.
Probabilmente il montaggio è un po’ noioso e indirizzato agli appassionati di arte, ma le immagini sono belle.
Nel corso dell’iniziativa erano stati allestiti stand di tutti i tipi, c’erano semplici macchine per la stampa che potevano essere usate dai bambini per rendersi conto di come funziona il meccanismo.
Erano in vendita cartoline e poster realizzati coi metodi tradizionali.
L’evento viene chiamato wayzgoose, anche se nessuno conosce l’etimologia di questa parola. Su Wikipedia se ne parla solo nell’edizione in lingua inglese. A quanto pare il termine indicava un’iniziativa che gli stampatori organizzavano ogni anno il giorno di San Bartolomeo, 24 agosto, per la fine della stagione estiva, quando si ricominciava ad avere bisogno della luce delle candele per lavorare.
In epoca moderna anche grandi società editrici in America hanno organizzato eventi sulla scia di questa tradizione, sempre sul finire dell’estate.
Comunque, tra le varie cose interessanti che si vedono nel filmato, ce n’è una che non avevo mai visto prima: la stampa per mezzo di uno... schiacciasassi!
Proprio così, il cosiddetto rullo compressore che serve per comprimere l’asfalto delle strade, qui viene usato in funzione di pressa da stampa.
Purtroppo il filmato non approfondisce i dettagli. E anche altrove le informazioni scarseggiano.
Nel 2010 a Cork, in Irlanda, era stato organizzato qualcosa di simile.
Qui ci troviamo di fronte un filmato di 10 minuti senza parole, che mostra i partecipanti che si dedicano all’inchiostratura, a stendere la forma a terra, coprirla, assistere al passaggio del rullo stradale e delicatamente tirare via il supporto stampato per godersi l’applauso alla vista del risultato.
Vari artisti e istituzioni culturali avevano realizzato dei progetti, molto diversi uno dall’altro.
Mi sembra di capire che il disegno è realizzato su linoleum. Una tecnica che prevede l’incisione del supporto.
Provo a cercare qualcosa sull’uso di rulli compressori (road rollers) in relazione alla stampa, ma non trovo quasi niente.
A parte una fotografia isolata relativa a un evento apparentemente organizzato in Scozia prima del 2012, nella quale sembra che sia stato usato addirittura uno schiacciasassi... a vapore!
E un evento simile si è tenuto anche
nell’Oxfordshire, sempre nel 2012, apparentemente chiamato “Linocut
steam roller printing event” (in cui linocut è il termine inglese
che indica la linoleografia). Ne possiamo vedere soltanto cinque
fotografie. Anche qui c’è un rullo compressore con tanto di ciminiera.
Il filmato sull’iniziativa organizzata in America faceva riferimento nel titolo alla parola “letterpress”, che indica la stampa a caratteri mobili, ossia la tecnica inventata da Gutenberg nel Quattrocento e utilizzata a livello commerciale fino a buona parte del Novecento.
Al termine in lingua inglese non ne corrisponde uno in italiano con la stessa funzione e utilizzato con la stessa frequenza.
Spesso viene tradotto con “tipografia”, ma i due termini non coincidono. In un certo senso anche l’impaginazione di un sito web è “tipografica”, ma non è letterpress, perché non c’è pressione dei caratteri in rilievo inchiostrati su un supporto.
La parola “press” fa venire in mente il concetto di pressione, ma anche la stampa litografica o rotocalcografica hanno bisogno di pressione, pur non essendo letterpress.
Secondo il dizionario Sansoni consultabile sul sito del Corriere della Sera la traduzione corretta sarebbe “rilievografia” o “stampa a rilievo”. Parole che però vengono usate molto più raramente, e soprattutto dagli addetti ai lavori.
Commenti
Posta un commento