Gill Sans Extrabold Display
Nel corso della sua lunga storia la copertina del dizionario Il Piccolo Palazzi ha cambiato livrea varie volte.
Sul finire degli anni Ottanta ce n’era una memorabile, con scritte gialle su fondo blu, che tuttora viene restituita ai primi posti dai motori di ricerca, visto che qualcuno se lo rivende su Ebay a 10-20 euro a seconda delle condizioni.
Ne esiste anche una variante con scritte gialle su fondo rosso, che contiene anche un dizionario essenziale di lingua inglese.
Il font usato per il titolo in entrambi i casi è molto pesante. A occhio e croce mi dava l’idea che fosse una specie di Gill, se non per il fatto che il puntino sulla i è centrato, mentre a quanto ricordavo io nel Gill è spostato a destra, e la parte superiore dell’asta è concava.
Ora ho controllato un po’ più accuratamente ed è venuto fuori che si tratta proprio di Gill. Per l’esattezza Gill Sans Display ExtraBold.
Il Gill è un classico della Monotype. Su My Fonts viene venduto in 15 stili diversi, soltanto che è particolare. Non tutte le versioni ricalcano la stessa forma, ma vengono adottate soluzioni diverse a seconda dei casi.
Il dettaglio che salta più all’occhio è forse proprio la i dell’Ultra Bold, che è una versione molto popolare perché il font viene distribuito da Microsoft coi suoi software da ufficio. La parte superiore concava e il puntino decentrato sono un segno distintivo che si riconosce al volo.
Un’altra versione strana è la Bold Extra Condensed, dove abbiamo una a ad un solo piano e una l che curva leggermente all’estremità inferiore, in controtendenza rispetto agli altri font della serie che hanno una l rettangolare.
Esiste anche un Sans Extrabold che somiglia a quello usato dal Palazzi, se non fosse che le controforme della a sono molto più spaziose.
Il Gill Sans è uscito sul mercato nel 1928. Fonts In Use ne ha recensito 247 usi.
Commenti
Posta un commento