Banco

Ho ritrovato inaspettatamente il libretto di istruzioni di una vecchia calcolatrice scientifica di marca Trevi, passata a miglior vita da più di vent’anni. L’intestazione era composta in caratteri molto interessanti e originali. Ho provato a cercarli manualmente in Identifont sulla base delle caratteristiche insolite, ma non sono approdato da nessuna parte. Così ho inviato una foto della S al Font Moose di Luc Devroye. E la risposta automatica è stata: Banco.

Si tratta di un font disegnato nel 1951 da Roger Excoffon. Ritoccato nel 1990, è ancora commercializzato da Adobe e Linotype. Fonts in Use ne segnala anche le versioni Itc e Paratype. L’originale invece venne messo a punto per la fonderia Olive, in risposta al Jacno commercializzato da Deberny & Peignot.

È composto solo di lettere maiuscole, anche se nella versione del 1991 per la Itc sono state aggiunte anche le minuscole, oltre ad un peso più leggero. L’aggiunta del cirillico è molto più recente: anno 2000, firma di Tagir Safayev, ovviamente ParaType.

Su Identifont, le minuscole si possono vedere sia nella versione Heavy che in quella Light realizzate da Itc. 

36 gli usi segnalati da Fonts In Use, dietro altri due progetti firmati Excoffon: il Mistral (38 segnalazioni) e l’Antique Olive, in testa e molto staccato, 68 segnalazioni. Quest’ultimo è un sans serif datato 1962 ma molto fuori moda. 

L’ultimo uso segnalato, il mese scorso, è per una serie di compilation di musica techno hardcore risalenti alla metà degli anni Novanta.

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