Farnabazo I d’Iberia
Il nome Iberia veniva usato da greci e romani per indicare l’antico regno georgiano di Cartalia, nell’est dell’attuale Georgia, e non ha nulla a che vedere con quella che viene chiamata penisola iberica, dove si trovano invece Spagna e Portogallo.
La tradizione di indicare Farnabazo come inventore dell’alfabeto risale ad una cronaca medievale del nono secolo, ed è considerata dagli studiosi completamente campata in aria, visto che non sono state trovate tracce di scrittura georgiana nel terzo secolo avanti Cristo.
Secondo gli storici bisogna aspettare il quinto secolo dopo Cristo per vedere le prime forme di scrittura georgiana.
Una delle ipotesi è che la leggenda sia stata inventata per confutare la tradizione precedente, in base alla quale era stato uno studioso armeno ad inventare l’alfabeto. Nel vicino Iran era usuale attribuire ai re primordiali la creazione delle istituzioni sociali di base.
In Georgia sono stati usati tre diversi sistemi di scrittura: Asomtavruli, Nuskhuri e Mkedruli. I tre si distinguono per la forma delle lettere, ma le lettere sono le stesse come pure l’ordine alfabetico e la direzione di scrittura (da sinistra a destra).
La derivazione può essere greca, in qualche modo, visto che l’ordine alfabetico segue più o meno lo stesso schema, tranne le lettere specifiche per la lingua georgiana che sono aggiunte in coda.
Il moderno alfabeto georgiano comprende 33 lettere, visto che 5 sono state rimosse alla fine dell’Ottocento in quanto ridondanti.
I caratteri tipografici georgiani di solito non vengono forniti con la versione corsiva e grassetta, come l’alfabeto latino. Comunque i programmi di videoscrittura sono in grado di applicare automaticamente questi effetti.
Lo standard Unicode include l’alfabeto georgiano dal 1991.
Oggi alla scrittura georgiana sono dedicati tre blocchi Unicode: Georgian, Georgian Supplement, e Georgian Extended.
Su Wikipedia c’è una galleria con molte immagini di manoscritti georgiani o iscrizioni su elementi architettonici.
Anche sul bassorilievo che Wikipedia usa per mostrare l’aspetto del re Farnabazo c’è un’iscrizione di cui non viene spiegato il significato. Si riconoscono alcune lettere in stile Asomtavruli.
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