L’amico risanato
Il filmato si intitola “L’amico risanato. Il restauro dei libri all’abbazia di Novalesa”, è su Youtube dal 2012 e da allora ha totalizzato circa 4.600 visualizzazioni.
È interamente senza parole, ma negli ultimi fotogrammi compare una didascalia di quello che si vede nelle immagini. Si parte da un ritrovamento di un vecchio libro in pessime condizioni, in questo caso mi pare si tratti di una collezione di mappe catastali.
Il libro viene studiato e schedato: sia per capire di che si tratta, sia per capire quali danni ha subito e come si deve intervenire. Bisogna pulirlo e smontarlo, poi lavarlo con acqua. Si procede al rincollaggio manuale per rinsaldare la carta e gli inchiostri. A mano, con estrema pazienza, bisogna rattoppare tutti i buchi nelle pagine con carta giapponese e colle reversibili. Le parti marcite vanno rafforzate, e in caso di danni consistenti è possibile procedere al restauro meccanico della carta.
Il libro poi viene impaginato usando le stesse tecniche che si usavano nei secoli passati, inclusa l’aggiunta di una nuova copertina con metodi e strumenti tradizionali.
Insomma, più o meno le stesse operazioni che abbiamo visto in un altro cortometraggio più recente, realizzato a Ferrara. In quel caso però c’è una voce fuori campo che spiega cosa sta succedendo, ed è stata data una piccola parte da recitare ai restauratori, i quali interpretano sé stessi simulando una discussione sulle cause dei danni riportati dal libro e sui possibili interventi mirati da mettere in atto.
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