Prima pagina per la morte di Scalfari
Il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari è morto all’età di 98 anni.
Per il suo giornale è sempre stato un punto di riferimento. Il suo nome è inserito in permanenza nella testata, a fianco a quello del direttore, un onore che credo nessun altro fondatore di quotidiani può vantare.
Quando alcuni anni fa Repubblica ha commissionato una nuova famiglia di caratteri nell’ambito del restyling grafico ha deciso di chiamarla Eugenio.
Oggi il giornale cartaceo apre con la notizia clamorosa delle dimissioni del presidente del consiglio Draghi, ma al disopra della prima pagina di cronaca è stata aggiunta un’altra prima pagina dedicata alla morte del fondatore. Una pagina senza immagini, dove i caratteri tipografici la fanno da padroni.
In alto c’è una versione semplificata e rimpicciolita della testata, con data e numero. Poi c’è una grande scritta “Grazie Direttore” che occupa tutta la metà superiore della pagina. Si tratta di caratteri Eugenio, mi pare un po’ più stretti della versione di base e comunque ravvicinati: le due t si toccano tra di loro.
La frase è divisa in due righe, e l’interlinea è notevolmente ridotta, tanto che il punto della i finisce quasi a ridosso della G soprastante. In caso di interlinea automatica, tra le due righe ci sarebbe dovuto essere molto più spazio per evitare interferenze tra eventuali tratti discendenti della riga superiore e quelli ascendenti o le maiuscole di quella inferiore.
Seguono anno di nascita e di morte in caratteri corsivi con le estremità arricciate.
In basso abbiamo gli attacchi degli articoli di Maurizio Molinari e Ezio Mauro, il direttore attuale e l’ex direttore del quotidiano.
Misurando velocemente mi pare che le maiuscole del titolo principale siano alte 62 millimetri.
Secondo il metodo rapido usato dai tipografi questo numero andrebbe moltiplicato per 4 e qualcosa per ottenere il valore del corpo in punti tipografici. Ogni carattere però ha proporzioni diverse: per ottenere un risultato accurato bisognerebbe conoscere la costante fissa di ciascun font.
Comunque, in linea di massima è verosimile che la scritta sia intorno ai 250 - 260 punti.
L’allineamento è al centro, sia per il titolo che per le righe degli articoli sottostanti.
La scelta di non mettere fotografie su questa prima pagina è interessante, tenuto conto che viviamo nell’epoca delle immagini e la gran parte degli altri quotidiani ha inserito una foto del giornalista nella prima pagina di oggi. Anzi, Corriere della Sera e La Stampa hanno presentato il fatto quasi come se fosse una fotonotizia: a centro pagina hanno messo un ritratto di Scalfari in atteggiamento riflessivo, e il titolo ci è stato aggiunto sopra come fosse un elemento secondario (La Stampa titola semplicemente “Ciao Eugenio”).
Un ultimo dettaglio interessante: le estremità della parola Direttore nel titolo grande non sono state stampate, ma risultano tagliate dalla sottile linea nera che delimita il margine. Insomma è come se la scritta non comparisse sulla pagina, ma su uno spazio retrostante, un sorta di palcoscenico con sipario aperto.
Il titolo su Draghi che apre la prima pagina vera e propria ha maiuscole da circa 28 millimetri, quindi siamo vicini a un corpo 120.
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