Wanyan Xiyin
Nella lista degli inventori di sistemi di scrittura compare anche il nome di un certo Wanyan Xiyin, consigliere dell’imperatore Taizu, che mise a punto un sistema per trascrivere la lingua Jurchen tra dodicesimo e tredicesimo secolo nel nordest della Cina.
I caratteri erano basati su quelli cinesi e su quelli Khitan, dice Wikipedia in inglese. Questi ultimi vengono chiamati Liao da altre fonti.
Wikipedia in italiano non dedica nessuna voce né al personaggio né alla scrittura. Sorprendentemente, esiste una voce dedicata alla lingua jurchen in lingua piemontese, ma oltre alla classificazione e al codice Iso c’è solo una riga di testo: “La lenga Jurchen o Jurchen a fa part dle lenghe altàiche e l’è parlà specialment an Cin-a” (sic).
Le lingue altaiche meritano una voce anche in italiano, essendo parlate da 250 milioni di persone.
In realtà la lingua jurchen è morta:
era parlata dall’omonima popolazione nella Manciuria dell’est, e
si è trasformata nell’attuale lingua mancese (in inglese:
Manchu). La quale si dovrebbe trascrivere con l’alfabeto manciù, che deriva da sistemi completamente diversi rispetto a quello cinese: infatti ci troviamo di fronte a una trascrizione fonetica, con caratteri che procedono in verticale dall’alto in basso e sono uniti tra di loro. Secondo Wikipedia in italiano oggi sono solo poche decine di persone ad usare ancora questo sistema.
I testi in caratteri jurchen sono ben pochi: non sopravvive nessun libro, ma solo iscrizioni su monumenti e oggetti.
Per questo, questa scrittura è stata decifrata solo in parte.
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